Crédit Agricole, cervello a Mestre

Martedì 5 Novembre 2019
Crédit Agricole, cervello a Mestre
ECONOMIA
MESTRE «Due anni fa abbiamo aperto l'hub di Verona, ma volevamo essere presenti in una città in cui la nostra presenza è storica e radicata come Mestre e Venezia. Per questo abbiamo deciso di investire su questa sede di via Pepe, creando un nuovo grande polo del nostro Gruppo». Carlo Piana, direttore generale di Crédit Agricole Friuladria, taglia il nastro del quartier generale alla fine di piazza Barche (dove fino a poco più di una decina di anni fa c'era una sede di Banca Intesa) nel quale, oltre allo sportello già aperto al piano terra si è aggiunto tutto quello superiore per aggregare l'insieme dei servizi offerto dal Gruppo francese, dai mutui ai prestiti personali di Agos, finanziamenti alle imprese, gestioni patrimoniali e dei crediti, fino alle assicurazioni e alla consulenza finanziaria e assicurativa.
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Un hub («è come un aeroporto in cui si smistano gli aerei») nel quale da oggi opereranno una cinquantina di persone spostando in via Pepe la filiale aperta fino a fine ottobre in via Piave, che è ormai lontanissima dalla vecchia immagine di banca con tutti gli sportelli messi in fila, sostituiti da salottini ed uffici in cui il cliente viene seguito personalmente, lasciando solo una postazione a servizio per le operazioni semplici. «Con Internet, in banca non si viene più se non si ha davvero un motivo importante - riprende Piana - e qui siamo in grado di concentrare tutte le risposte da dare ai nostri clienti. In questo territorio abbiamo una trentina di filiali per 70mila clienti: l'investimento è importante, ma il nostro è il Gruppo bancario straniero che in Italia ha investito di più». All'inaugurazione di ieri sera sono così arrivati tre assessori - Simone Venturini, Michele Zuin e Renato Boraso -, ai quali si è poi aggiunto anche il sindaco Luigi Brugnaro che ha assistito all'incontro nell'auditorium del Museo M9 con Ferruccio de Bortoli, l'ex direttore del Corriere della Sera autore di Ci salveremo, intervistato dal direttore de Il Gazzettino Roberto Papetti (ne riferiamo nel servizio a pagina 15 del fascicolo nazionale).
«VICINI A CHI INVESTE»
«Siamo qui in tre perchè, quando un privato viene ad investire a Mestre e Venezia, la Città deve essere vicina e ringraziare - commenta l'assessore Simone Venturini -. Fino a 4 anni fa le banche ci scansavano per i debiti che aveva accumulato il Comune, mentre ora, oltre ai bilanci risanati, possiamo dire di essere i primi a cercare di agevolare chi viene ad investire». Enrico Zanetti, ex viceministro dell'Economia e delle Finanze e commercialista, è il presidente del collegio sindacale di Crédit Agricole FriulAdria: «Questo tipo di filiali creano un equilibrio tra l'aspetto on line delle banche e il presidio del territorio che ormai va oltre le micro-filiali. Tra gli istituti che ho visto, si tratta di una banca solida che, pur avendo la testa francese, vuole mantenere il radicamento e la presenza nel Nordest, dopo le vicende ben note e tristi delle nostre Popolari venete». Un concetto confermato più tardi anche da Giampietro Brunello, presidente della Fondazione di Venezia, all'M9: «Friuladria e le Bcc sono ancora nel territorio, e la prova è che per il loro evento hanno scelto il nostro museo che vuole essere un punto di riferimento per il Triveneto».
Fulvio Fenzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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