LA MOSTRA
In un certo senso questa mostra colma un'assenza (o una distrazione) tutta veneziana. Ora, grazie all'Istituto veneto di Scienze Lettere e Arti anche la Serenissima ha trovato spazio e modo di celebrare i 500 anni della Riforma luterana. Ed ecco l'esposizione Wittenberg 1517. Intorno a Durer: incisioni tedesche dell'età della Riforma, a cura di Giovanni Maria Fara, che consente al visitatore di ammirare dei capolavori dell'arte incisoria con opere dello stesso Durer e Lucas Cranach il Vecchio che permetteno di recuperare il tempo di allora con un mondo cristiano diviso e frammentato. La mostra è stata inaugurata ieri dal presidente dell'Istituto, Gherardo Ortalli e rimarrà aperta fino al 15 dicembre. Ingresso gratuito. L'esposizione è stata allestita con la collaborazione della Fondazione Musei Civici e la Fondazione Cini.
PERCORSO RELIGIOSO E SOCIALE
«Si tratta di incisioni - sottolinea lo stesso Fara - legate ad un arco temporale dal 1498 al 1540 attraverso una selezione mirata di opere distribuite in cinque sezioni. La base di partenza è rappresentata dal nucleo composito di stampe nordiche raccolte da Teodoro Correr e ordinate in volume nel 1859 da Vincenzo Lazari». Quello che emerge è la straordinaria rappresentazione dei temi dell'epoca facendo trasparire il dibattito ideologico e teologico che ha riguardato tutto il periodo. Le 21 opere esposte, tutte restaurate, rappresentano scene del libro dell'Apocalisse (L'adorazione dell'Agnello; La visione dei sette candelabri) tutti eseguiti da Durer accanto ad alcune opere di Cranach come Il martirio di Santa Caterina e quello di Sant'Erasmo. Ci sono poi le acqueforti di Durer eseguite tra il 1515 e il 1518 come il Cristo sul monte degli Ulivi; l'Angelo col volto santo e il Rapimento su un unicorno.
RITRATTI DELLA RIFORMA
Infine la mostra offre degli straordinari Ritratti della Riforma mettendo in luce alcuni protagonisti. In questo senso risultano di grande bellezza i tre bulini che Durer incise tra il 1523 e il 1526 che ritraggono rispettivamente il cardinale Alberto di Brandeburgo; Federico Il Saggio e Filippo Melantone. Si tratta di ritratti che consentono di ricollegarsi in stretto dialogo con le immagini di Martin Lutero incisi da Cranach pochi anni prima, tra il 1520 e il 1521.
Paolo Navarro Dina
© RIPRODUZIONE RISERVATA
In un certo senso questa mostra colma un'assenza (o una distrazione) tutta veneziana. Ora, grazie all'Istituto veneto di Scienze Lettere e Arti anche la Serenissima ha trovato spazio e modo di celebrare i 500 anni della Riforma luterana. Ed ecco l'esposizione Wittenberg 1517. Intorno a Durer: incisioni tedesche dell'età della Riforma, a cura di Giovanni Maria Fara, che consente al visitatore di ammirare dei capolavori dell'arte incisoria con opere dello stesso Durer e Lucas Cranach il Vecchio che permetteno di recuperare il tempo di allora con un mondo cristiano diviso e frammentato. La mostra è stata inaugurata ieri dal presidente dell'Istituto, Gherardo Ortalli e rimarrà aperta fino al 15 dicembre. Ingresso gratuito. L'esposizione è stata allestita con la collaborazione della Fondazione Musei Civici e la Fondazione Cini.
PERCORSO RELIGIOSO E SOCIALE
«Si tratta di incisioni - sottolinea lo stesso Fara - legate ad un arco temporale dal 1498 al 1540 attraverso una selezione mirata di opere distribuite in cinque sezioni. La base di partenza è rappresentata dal nucleo composito di stampe nordiche raccolte da Teodoro Correr e ordinate in volume nel 1859 da Vincenzo Lazari». Quello che emerge è la straordinaria rappresentazione dei temi dell'epoca facendo trasparire il dibattito ideologico e teologico che ha riguardato tutto il periodo. Le 21 opere esposte, tutte restaurate, rappresentano scene del libro dell'Apocalisse (L'adorazione dell'Agnello; La visione dei sette candelabri) tutti eseguiti da Durer accanto ad alcune opere di Cranach come Il martirio di Santa Caterina e quello di Sant'Erasmo. Ci sono poi le acqueforti di Durer eseguite tra il 1515 e il 1518 come il Cristo sul monte degli Ulivi; l'Angelo col volto santo e il Rapimento su un unicorno.
RITRATTI DELLA RIFORMA
Infine la mostra offre degli straordinari Ritratti della Riforma mettendo in luce alcuni protagonisti. In questo senso risultano di grande bellezza i tre bulini che Durer incise tra il 1523 e il 1526 che ritraggono rispettivamente il cardinale Alberto di Brandeburgo; Federico Il Saggio e Filippo Melantone. Si tratta di ritratti che consentono di ricollegarsi in stretto dialogo con le immagini di Martin Lutero incisi da Cranach pochi anni prima, tra il 1520 e il 1521.
Paolo Navarro Dina
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