Costa Bioenergie: «Conclusi i lavori al deposito di gpl»

Giovedì 23 Maggio 2019
Costa Bioenergie: «Conclusi i lavori al deposito di gpl»
CHIOGGIA
Lavori finiti al deposito gpl e lo scontro, a distanza, tra Comitato No-gpl e Socogas, si fa più intenso. È la stessa società Costa Bioenergie (controllata dalla Socogas) a comunicare il completamento delle opere avvertendo, però, che le attività all'interno del cantiere continueranno, anche nelle prossime settimane, per preparare le successive tappe dell'iter amministrativo previsto, ovvero il collaudo e la messa in esercizio, a regime, dell'impianto. Oggi stesso la lettera asseverata di comunicazione della chiusura dei lavori verrà recapitata al Mit, ministero delle Infrastrutture, contestualmente alla richiesta di autorizzazione all'esercizio provvisorio.
La società intende, così, frenare gli «inutili allarmismi o ulteriori azioni strumentali finalizzate solo a ostacolare la nostra attività». Una frase che fa riferimento all'appello lanciato, alcuni giorni fa, dal Comitato No-gpl in vista della scadenza della proroga (due anni, il prossimo 26 maggio) richiesta a suo tempo dalla Costa Bioenergie, per terminare la costruzione del deposito. «Se i lavori non saranno terminati non deve essere concesso altro tempo», aveva detto il presidente del Comitato, Roberto Rossi, aggiungendo: «Siamo pronti a scendere in piazza». Nei giorni successivi il Comitato aveva accertato, presso il ministero, che non era stata presentata alcuna ulteriore richiesta di proroga ma neppure la dichiarazione di fine lavori. E, per questo, il Comitato aveva invitato i cittadini a sorvegliare il cantiere, comunicando eventuali attività successive al 26 che, probabilmente, sarebbero state fuori regola. Ora, spiega Costa Bioenergie, il deposito è finito, ma serviranno alcuni lavori di contorno (piccole asfaltature, smontaggio delle attrezzature utilizzate, arredo degli uffici, ecc.) che nulla c'entrano con l'autorizzazione ministeriale, ma che comporteranno la presenza di maestranze nel cantiere. Analogamente per l'esercizio provvisorio, che serve a controllare il buon funzionamento degli impianti (valvole, circuiti, ecc.), che verrà testato con minime quantità di gas ed è indispensabile per garantire la sicurezza. In questa fase, quindi, non si vedrà arrivare alcuna nave gasiera e non si vedrà partire nessuna cisterna carica di gpl. Il collaudo, invece, e la messa in esercizio, che devono necessariamente seguire la conclusione dei lavori, verranno, secondo le intenzioni della società, eseguiti in seguito, sotto la supervisione delle «autorità preposte». Nelle intenzioni del Comune e del Comitato No-gpl, invece, proprio l'autorizzazione all'esercizio, che è sottoposta al parere di due comitati interministeriali, sarà il nodo che l'impianto non riuscirà a superare, per effetto delle carenze procedurali all'origine del progetto.
Diego Degan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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