Conflitto d'interessi, interrogazione al Senato

Venerdì 15 Ottobre 2021
Conflitto d'interessi, interrogazione al Senato
URBANISTICA
MESTRE Una plusvalenza da due milioni e mezzo di euro. Ottenuta senza ricorrere alle alchimie del calciomercato ma attraverso un'operazione che, per il senatore Pd Andrea Ferrazzi, adombra un conflitto d'interessi per il sindaco Luigi Brugnaro, patron della Reyer. La plusvalenza in questione, oggetto di un'interrogazione al ministro dell'Interno depositata ieri pomeriggio al Senato con 17 firmatari, è quella che sarebbe maturata dall'acquisto di un terreno di tre ettari a ridosso del centro sportivo Taliercio che, nel giro di una decina di giorni, sarebbe passato da una destinazione agricola ad area per sport e spettacolo. Qui infatti, nelle intenzioni della società di basket, c'è il progetto di realizzare una foresteria per gli atleti che, anche per il settore giovanile attualmente sono ospitati in residence fra Carpenedo e Favaro.
In base all'interrogazione, il 31 ottobre del 2019 il Comune avrebbe avviato l'iter per il cambio di destinazione dell'area in questione. Il 3 dicembre dopo la Reyer avrebbe acquisito il terreno (ancora agricolo) a 14,8 euro a metro quadrato, per una spesa complessiva di 465mila euro. Dieci giorni dopo, il 13 dicembre, il cambio d'uso era stato adottato, per essere approvato dal Consiglio comunale nel giugno successivo. In questo modo il terreno avrebbe aumentato il valore commerciale, con una stima variabile da 30 a 50 euro e metro quadrato, con la possibilità, in caso di utilizzo privato convenzionato con il Comune, di un ulteriore aumento fino ad un valore stimabile in almeno euro 3.146.200. Cifra ipotetica, dal momento che il Piano regolatore non prevede per quest'area un indice di edificabilità. Quanto basta, per i firmatari dell'interrogazione, di chiedere al ministero di verificare se nella vicenda sia ravvisabile un conflitto d'interessi, in violazione dell'articolo 78 del Testo unico sugli enti locali, fra il Comune guidato dal sindaco Brugnaro e la Reyer, che fa capo alla stessa persona.
Non si tratta peraltro della prima volta che il conflitto d'interessi viene evocato dall'opposizione, che di recente ha sollevato il caso dell'area dei Pili, acquisita dalla società Porta di Venezia - che fa parte del blind trust creato da Brugnaro dopo la sua elezione - e dei progetti di valorizzazione allo studio del Comune, intenzionato a realizzare in lodo un nuovo terminal per l'accesso alla città storica. (a.fra.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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