«Cittadella dello sport Progetto mai discusso»

Venerdì 15 Ottobre 2021
LA RIPARTENZA
MESTRE Per adesso è solo un foglio di carta. Ma in prospettiva, dietro la richiesta dei fondi europei del Pnrr per progettare la cittadella dello sport di Tessera, e per realizzare la nuova sede della Questura e una rete ciclabile su scala metropolitana, ci sono cantieri in grado di trasformare la città. Peccato, sostiene l'opposizione, che non se ne fosse mai discusso. L'annuncio della richiesta dei fondi europei da parte della Città metropolitana ha colto di sorpresa i consiglieri comunali che da mesi chiedevano di parlare dell'utilizzo dei soldi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. «È da inizio di questa consiliatura - si legge in un documento firmato dalla capogruppo Monica Sambo e dai consiglieri Pd - che chiediamo conto delle progettualità dell'attuale Giunta sul Pnrr. Una vera e propria telenovela condita da interrogazioni eluse o affrontate con ritardi enormi, discussioni infruttuose in consiglio comunale e nelle commissioni», con i quali si voleva sviluppare un dibattito sul modo di utilizzare i fondi europei. E «oggi, a mezzo stampa - prosegue Sambo - scopriamo che la Città metropolitana, quindi sempre guidata dal sindaco Brugnaro, avrebbe presentato 14 progetti collegati al Pnrr» nei quali peraltro, per il Pd, «è difficile trovare un'idea di sviluppo di città». Anche più duro il commento di Gianfranco Bettin (Verdi Progressisti): «Il modo di procedere della maggioranza che governa Comune e Città Metropolitana è autoreferenziale e inaccettabile. A colpi di decreti, in questo caso della Città Metropolitana, come prima a colpi di maggioranza in Comune, senza nessuna discussione con categorie, settori, realtà associative, né coinvolgimento della città, chi governa Venezia procede a imporre le priorità a suo dire insindacabili».
LA REPLICA
Dagli uffici della Città metropolitana si fa notare che la cittadella dello sport e gli altri progetti erano già compresi nel Piano strategico, discusso in sede di Consiglio metropolitana, e che la richiesta dei fondi è legata a un precedente bando ministeriale poi formalizzato con il varo del Pnrr. Nulla di nuovo, in sostanza, compresa la volontà, già manifestata dal sindaco Brugnaro all'indomani della promozione del Venezia in serie A, di realizzare lo stadio, il palasport e la piscina olimpionica a Tessera qualora ci fosse un finanziamento pubblico. Sul fatto che sia il Pnrr a finanziare l'operazione, però, c'è chi nutre seri dubbi. L'ambientalista Andrea Grigoletto osserva che «per l'elaborazione del Pnrr l'Unione Europea pone rigide condizioni: prime fra tutte che gli interventi siano impiegati per lo sviluppo green e la transizione verso l'economia circolare. C'è da chiedersi come la Città metropolitana possa contrabbandare l'intervento a Tessera come green, quando prevede la cementificazione di oltre 100 ettari di terreno agricolo». Al Governo, ora, l'ultima parola.
Alberto Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci