CINEMA
Due giovani ritratti di spalle in un abbraccio, da spettatori felici,

Venerdì 23 Luglio 2021
CINEMA Due giovani ritratti di spalle in un abbraccio, da spettatori felici,
CINEMA
Due giovani ritratti di spalle in un abbraccio, da spettatori felici, in sala Perla alla Mostra. Da una foto di qualche anno fa elaborata con pittorica grafica ecco il bell'augurante manifesto, disegnato da Emiliano Mammucari e Mauro Uzzeo, della 36^ Settimana Internazionale della Critica, sezione autonoma e parallela alla Mostra del Cinema riservata alle opere prime, col suo programma di 9 film dal mondo e 9 cortometraggi italiani in ambito Sic@Sic. La delegata Beatrice Fiorentino, prima donna a ricoprire questo importante ruolo, anche a nome dei colleghi critici selezionatori Enrico Azzano, Paola Casella, Simone Emiliani, Roberto Manassero, ha così inquadrato le loro scelte: «Sono storie che invitano a connessioni e a risposte su questi tempi ancora vulnerabili e pandemici, film di autore e di genere, lirici o furiosi, intimi o carnali, soprattutto autentici e liberi per ricerca estetica e politica d'immagini». Apertura fuori concorso con Karmalink dell'americano che vive in Cambogia Jake Wachtel, fantascienza buddista su memoria e avidità del pensiero occidentale; chiusura col documentario di Gianluca Matarrese La dernière seance, conversazione-confessione sofferta fra il regista e il suo amante sul filo dualistico Eros e Thanatos.
CONCORSO
In Concorso: l'italiano Mondocan di Alessandro Celli con Alessandro Borghi cattivo capogang, Barbara Ronchi e vari ragazzini in una Taranto distopica, povera e spietata in era post mostro dell'Ilva; l'iberico-colombiano Elles transportan a morte di Giròn e Delgado, viaggio ipnotico sensoriale di attualità spiritual-politica nel fatidico 1492 delle caravelle di Colombo; l'ungherese Eltorolni frankot di Gabor Fabricius, rabbiosamente energico onirico-reale scontro nel 1983 fra musicista punk e patrio regime sovietico; il franco-svizzero Mother lode dell'italiano Matteo Tortone, favola tragicamente universale nelle minerarie implacabili Ande peruviane; il russo-olandese Obkhodniye puti di Ekaterina Selenkina su oppressione e alienazione nel nuovo traffico di droga a Mosca che usa il dark web; il brasiliano-francese A salamandra di Alex Carvalho, mélo politico con desiderio, amore, denaro armi per dominare corpi e futuro; l'iraniano Zalava di Arsalan Amiri, ghost-noir d'isteria collettiva in un villaggio del 1978 forse infestato da un demone prekhomeyniano. A decretare il vincitore una giuria presieduta dal padovano Claudio Cupellini.
I CORTOMETRAGGI
Sette i cortometraggi italiani in gara, incorniciati dal riproposto corto del 2019 A chiara di Jonas Carpignano, propedeutico al suo omonimo film recente vincitore della Quinzaine di Cannes; e soprattutto dall'apertura con Era ieri (Sic@Sic 2016) della indimenticata, sensibile, talentuosa Valentina Pedicini scomparsa prematuramente nel novembre scorso.
Maurizio di Rienzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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