Casa dei Tre Oci, mostre fino al '22 poi ci sarà il passaggio di consegne

Martedì 16 Marzo 2021
Casa dei Tre Oci, mostre fino al '22 poi ci sarà il passaggio di consegne
GLI SPAZI
VENEZIA Un altro anno e mezzo ai Tre Oci - fino a fine 2022 - per le mostre fotografiche curate da Civita Tre Venezia. Il Berggruen Institute, che ha acquistato dalla Fondazione di Venezia il gioiellino neogotico della Giudecca, è d'accordo. E nelle prossime settimane i rappresentanti dell'istituzione culturale americana saranno a Venezia per incontrare e definire i dettagli con quelli di Civita Tre Venezia, che avranno così più tempo per cercare la loro prossima sede. «Il trasferimento, a questo punto, dovrebbe avvenire nel 23 - conferma la presidente, Emanuela Bassetti - Non abbiamo ancora trovato una soluzione, ma abbiamo tre trattative in corso. Tutte in centro storico, purtroppo non alla Giudecca. Ma sono certa che il Berggruen Institute sia una garanzia anche per la rivitalizzazione dell'isola. Quanto a noi, per vederla con ottimismo, andremo a rivitalizzare qualche altra zona di Venezia». Un ottimismo che Bassetti vuole mantenere anche in questo momento difficile, con la mostra dedicata a Mario De Biasi già allestita alla Casa dei Tre Oci, ma mai aperta (doveva essere inaugurata la settimana scorsa) per il passaggio del Veneto prima alla zona arancione, poi rossa. «Per il momento la mostra resta lì, curata e impacchettata. La riapriremo non appena si potrà e la terremo il più possibile - assicura la presidente - Intanto prepareremo un'altra mostra da inaugurare nella primavera del 22». A quel punto, sarà davvero l'ultima di Civita Tre Venezie ai Tre Oci, prima della piena presa in consegna della Casa da parte del Berggruen Institute, che pure organizzerà mostre internazionali, oltre a portare qui la sua prima sede europea. Qualcosa in più forse si saprà a breve, quando gli americani torneranno a Venezia.
GLI INTERESSI FRANCESI
Intanto chi si è già fatto vedere in città, in questi giorni, è stato l'altro aspirante acquirente, il francese Stéphane Courbit. Inizialmente aveva ventilato azioni legali contro la Fondazione per la vendita al Berggruen Institute. Ora rientrate. Courbit, accompagnato da Paolo Scaroni, ha incontrato il sindaco Luigi Brugnaro. Sarebbe interessato a investire in città, anche cercando un altro spazio. Le società che fanno capo a Courbit - si occupa di produzioni televisive, ma anche di scommesse online, hotel di lusso... - hanno già interessi in laguna. Con il fondo Elliott aveva acquistato il Bauer, rivendendo poi l'albergo di San Marco agli austriaci di Signa, ma conservando il Palladio della Giudecca, con una nuova società Project Giudecca 2. Di qui forse anche l'interesse per i Tre Oci. Ora, per forza di cose, accantonato.
R. Br.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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