CAORLE
Un tuffo nel passato. Quasi inevitabile visto che le probabilità

Giovedì 11 Febbraio 2021
CAORLE
Un tuffo nel passato. Quasi inevitabile visto che le probabilità di vittoria se le giocano solo due liste, quelle di Marco Sarto e di Luciano Striuli. Si vota in primavera, a Caorle, e in questi giorni si susseguono le trattative fra le forze politiche per mettere a punto strategie e alleanze. E anche se i giochi non sono ancora chiusi del tutto, pare improbabile che il centrosinistra riesca a fare una lista propria con qualche speranza di vittoria e dunque tutto si giocherà nel derby casalingo Striuli-Sarto, ovvero i due uomini politici che hanno amministrato Caorle negli ultimi vent'anni.
Il Pd si è schierato con Sarto mentre resta l'incognita della Lega che forse non va con Striuli e mette in campo un candidato proprio. Marco Sarto aveva tentato un accordo anche con 5stelle ed extrasinistra, ma alla fine l'accordo è saltato perchè i Verdi pretendevano che Sarto dichiarasse pubblicamente che aveva deciso di dare un taglio col passato e ammettesse quindi che aveva ragione il suo avversario di sempre, quel Marco Favaro dei Verdi che si è sempre opposto prima a Sarto e poi a Striuli. La risposta di Sarto è stata che il taglio con il passato è implicito nel suo programma di governo e del resto il candidato sindaco sta dicendo a tutti che si è accorto di aver fatto degli errori, a suo tempo. Stiamo parlando di vent'anni fa quando le inchieste giudiziarie sulla gang dei casalesi di Eraclea erano già in corso, ma se ne sapeva ancora poco a parte gli articoli del Gazzettino - mentre non si sapeva nulla dei collegamenti tra Eraclea e Caorle.
Sarto però non nasconde di essere stato il sindaco che a suo tempo aveva dato il via libera al primo e discusso progetto sulle terme dell'ex carabiniere dei Ros Claudio Casella che vent'anni dopo si scoprirà essere stato in rapporti con il capo del clan dei casalesi di Eraclea, Luciano Donadio. E Sarto aveva dato l'okay anche per il cantiere di Ottava Presa dove, tra il 2008 e il 2010 troviamo tre società immobiliari, la Umec di Marco Parpinel, la Mecc di Claudio Casella e la 3zeta della famiglia Zusso. In un primo tempo l'operazione procede spedita, ma poi si arena e non si sa bene perché. Quel che si sa bene invece è che al cantiere, stando all'inchiesta Aemilia sulla ndrangheta, era interessato il clan Grande Aracri. E ora che Caorle sta per tornare al voto, scopre che quei progetti siano ancora lì, convitati di pietra della campagna elettorale che sarà una partita a due tra Sarto e Striuli. E curiosità vuole che il candidato sindaco per la lista Striuli che non può esere eletto per la terza volta - pare che sarà Radames Carbonera, l'ultimo direttore dei lavori del cantiere di Ottava Presa.
Maurizio Dianese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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