CAORLE
Un tuffo nel passato. Quasi inevitabile visto che le probabilità di vittoria se le giocano solo due liste, quelle di Marco Sarto e di Luciano Striuli. Si vota in primavera, a Caorle, e in questi giorni si susseguono le trattative fra le forze politiche per mettere a punto strategie e alleanze. E anche se i giochi non sono ancora chiusi del tutto, pare improbabile che il centrosinistra riesca a fare una lista propria con qualche speranza di vittoria e dunque tutto si giocherà nel derby casalingo Striuli-Sarto, ovvero i due uomini politici che hanno amministrato Caorle negli ultimi vent'anni.
Il Pd si è schierato con Sarto mentre resta l'incognita della Lega che forse non va con Striuli e mette in campo un candidato proprio. Marco Sarto aveva tentato un accordo anche con 5stelle ed extrasinistra, ma alla fine l'accordo è saltato perchè i Verdi pretendevano che Sarto dichiarasse pubblicamente che aveva deciso di dare un taglio col passato e ammettesse quindi che aveva ragione il suo avversario di sempre, quel Marco Favaro dei Verdi che si è sempre opposto prima a Sarto e poi a Striuli. La risposta di Sarto è stata che il taglio con il passato è implicito nel suo programma di governo e del resto il candidato sindaco sta dicendo a tutti che si è accorto di aver fatto degli errori, a suo tempo. Stiamo parlando di vent'anni fa quando le inchieste giudiziarie sulla gang dei casalesi di Eraclea erano già in corso, ma se ne sapeva ancora poco a parte gli articoli del Gazzettino - mentre non si sapeva nulla dei collegamenti tra Eraclea e Caorle.
Sarto però non nasconde di essere stato il sindaco che a suo tempo aveva dato il via libera al primo e discusso progetto sulle terme dell'ex carabiniere dei Ros Claudio Casella che vent'anni dopo si scoprirà essere stato in rapporti con il capo del clan dei casalesi di Eraclea, Luciano Donadio. E Sarto aveva dato l'okay anche per il cantiere di Ottava Presa dove, tra il 2008 e il 2010 troviamo tre società immobiliari, la Umec di Marco Parpinel, la Mecc di Claudio Casella e la 3zeta della famiglia Zusso. In un primo tempo l'operazione procede spedita, ma poi si arena e non si sa bene perché. Quel che si sa bene invece è che al cantiere, stando all'inchiesta Aemilia sulla ndrangheta, era interessato il clan Grande Aracri. E ora che Caorle sta per tornare al voto, scopre che quei progetti siano ancora lì, convitati di pietra della campagna elettorale che sarà una partita a due tra Sarto e Striuli. E curiosità vuole che il candidato sindaco per la lista Striuli che non può esere eletto per la terza volta - pare che sarà Radames Carbonera, l'ultimo direttore dei lavori del cantiere di Ottava Presa.
Maurizio Dianese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Un tuffo nel passato. Quasi inevitabile visto che le probabilità di vittoria se le giocano solo due liste, quelle di Marco Sarto e di Luciano Striuli. Si vota in primavera, a Caorle, e in questi giorni si susseguono le trattative fra le forze politiche per mettere a punto strategie e alleanze. E anche se i giochi non sono ancora chiusi del tutto, pare improbabile che il centrosinistra riesca a fare una lista propria con qualche speranza di vittoria e dunque tutto si giocherà nel derby casalingo Striuli-Sarto, ovvero i due uomini politici che hanno amministrato Caorle negli ultimi vent'anni.
Il Pd si è schierato con Sarto mentre resta l'incognita della Lega che forse non va con Striuli e mette in campo un candidato proprio. Marco Sarto aveva tentato un accordo anche con 5stelle ed extrasinistra, ma alla fine l'accordo è saltato perchè i Verdi pretendevano che Sarto dichiarasse pubblicamente che aveva deciso di dare un taglio col passato e ammettesse quindi che aveva ragione il suo avversario di sempre, quel Marco Favaro dei Verdi che si è sempre opposto prima a Sarto e poi a Striuli. La risposta di Sarto è stata che il taglio con il passato è implicito nel suo programma di governo e del resto il candidato sindaco sta dicendo a tutti che si è accorto di aver fatto degli errori, a suo tempo. Stiamo parlando di vent'anni fa quando le inchieste giudiziarie sulla gang dei casalesi di Eraclea erano già in corso, ma se ne sapeva ancora poco a parte gli articoli del Gazzettino - mentre non si sapeva nulla dei collegamenti tra Eraclea e Caorle.
Sarto però non nasconde di essere stato il sindaco che a suo tempo aveva dato il via libera al primo e discusso progetto sulle terme dell'ex carabiniere dei Ros Claudio Casella che vent'anni dopo si scoprirà essere stato in rapporti con il capo del clan dei casalesi di Eraclea, Luciano Donadio. E Sarto aveva dato l'okay anche per il cantiere di Ottava Presa dove, tra il 2008 e il 2010 troviamo tre società immobiliari, la Umec di Marco Parpinel, la Mecc di Claudio Casella e la 3zeta della famiglia Zusso. In un primo tempo l'operazione procede spedita, ma poi si arena e non si sa bene perché. Quel che si sa bene invece è che al cantiere, stando all'inchiesta Aemilia sulla ndrangheta, era interessato il clan Grande Aracri. E ora che Caorle sta per tornare al voto, scopre che quei progetti siano ancora lì, convitati di pietra della campagna elettorale che sarà una partita a due tra Sarto e Striuli. E curiosità vuole che il candidato sindaco per la lista Striuli che non può esere eletto per la terza volta - pare che sarà Radames Carbonera, l'ultimo direttore dei lavori del cantiere di Ottava Presa.
Maurizio Dianese
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