Bullo fermato tra gli applausi

Domenica 17 Maggio 2020
Bullo fermato tra gli applausi
SICUREZZA
MESTRE Una bravata che, agli occhi del gruppo, potrebbe essere sufficiente per meritarsi i gradi di capo. Lo vedrà con il tempo, per ora intanto aver sfidato a spintoni gli agenti di una pattuglia della polizia locale gli ha portato solo una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.
Ieri pomeriggio, poco dopo le 17, gli agenti sono intervenuti davanti al museo M9, in via Poerio, perché quei ragazzi stavano decisamente alzando i toni. Due, in particolare, che stavano litigando vivacemente, muso contro muso. Uno dei due, un 22enne moldavo, aveva fatto degli apprezzamenti alla fidanzata di uno dei componenti di un altro gruppo di ragazzi. Quando sono arrivati sul posto, i vigili hanno notato subito che uno dei ragazzi (circa una decina) era senza mascherina. Uno degli agenti, quindi, oltre a cercare di calmare gli animi, gli ha fatto notare che non era permesso uscire senza e di provvedere a procurarsene una. Il giovane, per tutta risposta, ha iniziato a insultare e minacciare gli agenti, per poi scagliarsi contro di loro e spintonarli con aria di sfida. La reazione dei poliziotti non si è fatta attendere: hanno atteso il momento migliore, facendolo sfogare per un po', per poi immobilizzarlo a terra e caricarlo in macchina, il tutto sotto gli occhi di residenti e passanti che al termine dell'operazione si sono lasciati andare a un applauso liberatorio, anche perché a un certo punto pareva che la situazione potesse degenerare. Il gruppetto dei suoi amici si è avvicinato minaccioso ai vigili, forse pensando di prendere le difese dell'amico. La reazione degli agenti, probabilmente, li ha fatti desistere. Per il 22enne moldavo è scattata quindi la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le generalità.
Non è chiaro se i ragazzi di ieri facciano parte dei nuovi gruppi che si stanno impossessando del centro di Mestre. «Sono loro la nuova baby gang», commentava ieri pomeriggio qualcuno dei testimoni dell'intervento dei vigili, anche se l'età baby, questi ragazzi, sembrano averla superata da un pezzo. La p+olizia locale sta verificando, in realtà, se siano legati (almeno alcuni di loro) al gruppo che da qualche mese sta cominciando a farsi conoscere. Lo stesso gruppo che, in quaranta, una decina di giorni fa, stava creando scompiglio in piazza Barche, per poi fuggire rapidamente all'arrivo delle pattuglie. L'unico intercettato, allora, un minore, era stato trovato con un tirapugni. Il gruppetto è noto da poco, appunto. Si sposta dalla Colonna della Sortita a via Torre Belfredo, da via Poerio a Piazza Barche. Fondamentalmente, quindi, il cuore della città. La fascia d'età va dai 15 ai 20 anni. Non sono delinquenti, non ancora almeno: agli atti sono tutti incensurati. Però il temperamento da bulli sta cominciando a uscire, tanto che i cittadini ieri hanno fatto capire di conoscerli bene. Il 22enne moldavo, intanto, sarà il primo a dover comparire davanti a un giudice.
Davide Tamiello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci