«Brugnaro deve scusarsi con la città»

Giovedì 24 Agosto 2017
«Il sindaco chieda scusa alla città per quella pubblicità inutile, dannosa e della quale era certamente meglio farne a meno. Alle qualità professionali che hanno contribuito alla sua elezione, fa da contraltare la pervicace assenza di qualsivoglia tentativo di calarsi nelle particolari responsabilità che derivano dal ricoprire un incarico istituzionale».
Così, i consiglieri del Gruppo misto, Ottavio Serena e Renzo Scarpa chiedono con una interpellanza che il sindaco Luigi Brugnaro rimedi in qualche modo all' inqualificabile episodio che lo ha reso protagonista al meeting di Comunione e Liberazione di Rimini. Tra le affermazioni più esplosive Se uno corre in piazza San Marco gridando Allah Akbar, lo abbattiamo dopo tre passi.
Oltre a chiedere un dibattito sul tema, il gruppo misto chiede anche che il Consiglio comunale assuma l'iniziativa per dimostrare la vicinanza alla città di Barcellona, colpita dall'attentato di matrice islamica giovedì scorso lungo la Rambla.
Alle reazioni si aggiunge quella del Segretario generale della Camera del lavoro metropolitana di Venezia, Enrico Piron.
«L'immagine che il Sindaco vuole dare di se stesso è affare suo - dice - l'immagine che egli trasferisce della nostra città riguarda tutte e tutti i suoi cittadini. Sono proprio in dissenso su tutto quello che il sindaco ha detto dal meeting di Rimini non solo per la forma (ci siamo abituati), ma soprattutto per i contenuti. Parlare di fucili che sparano è proprio facile, demagogico, populista. Sulla sicurezza contro il terrorismo, assolutamente fondamentale, ritengo sia soprattutto un incessante lavoro di intelligence, di professionismo e di rete internazionale tra i paesi democratici europei e mondiali a garantirla. Gli arresti di Venezia, sono il frutto di questo prezioso lavoro».
In soccorso del sindaco accorre il consigliere delegato alle relazioni con i cittadini, Paolino D'Anna.
«Inutile nascondersi dietro un dito con dichiarazioni di falso moralismo - dice - certo che il dialogo è importante, però il sindaco ha detto una cosa che il 90 per cento degli italiani pensa. Posso essere incazzato del fatto che questi terroristi se ne vanno in giro ad ammazzare la gente? Io rispetto la religione musulmana - conclude - ma qui non si tratta di religione, ma si tratta di terrorismo, da cui dobbiamo difenderci. Chi dice che il sindaco ha sbagliato vorrei vedere se il terrorismo avesse colpito le loro famiglie».
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