BASKET
Con Daye costretto subito in panca, Venezia perde all'ultimo respiro il

Lunedì 23 Settembre 2019
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Con Daye costretto subito in panca, Venezia perde all'ultimo respiro il supplementare con Sassari. Due partite in due giorni, di questi tempi, rappresentano il viatico peggiore.
Le contendenti, alla fine, erano cotte e la gara è probabile ne abbia risentito. Ma già dal terzo quarto è mancata quella lucidità e quella esplosività che saranno proprie, c'è da giurarlo, in campionato. L'overtime, poi, la ciliegina sulla torta. Venezia si è trovata sotto pesantemente nei primi due quarti, ha recuperato, faticosamente, spendendo tante energie, nel supplementare le due squadre erano ormai con le energie al lumicino.
L'ultimo bagliore è stato sassarese. Due liberi di Tonut inaugurano i punti del tabellone luminoso, Vidmar riporta avanti i veneti ma poi Pierre bombarda da tre, Evans continua la striscia, Sassari insiste (tripla di Pierre), De Raffaele chiama time out e ci parla su. Bilan continua a trovare il canestro veneto, lagunari in doppia cifra di svantaggio al 5'34 (14-4), Venezia non trova più il cesto avversario, si ostina a cercarlo con diverse soluzioni ma Filloy sblocca la Reyer solo a 1'30 dalla fine del primo quarto. Un tecnico a Daye, una tripla di Jerrells, Vidmar che suona un po' la carica, Magro fa chiudere il primo quarto con Sassari che doppia gli avversari. Nel secondo quarto continua l'idiosincrasia nei confronti del canestro avversario di Venezia. Invano De Raffaele cambia uomini e chiede soluzioni offensive differenti. Chappell indovina la tripla che, per un attimo, riporta Venezia sul -9 (25-16), la Dinamo si impossessa delle chiavi della difesa (30-18) ed in attacco qualche punto lo trova ugualmente. È la Reyer lontana anni luce da quella squadra sbarazzina e garibaldina capace di prendere d'assalto Brindisi il giorno prima. Male soprattutto Tonut.
Jerrells timbra il 34-18, la partita scivola tranquillamente nelle mani sassaresi. Due liberi di Bramos poi ancora Jerrells dalla lunga distanza. Si ritorna in campo dopo l'intervallo lungo e Venezia resta ad un ventello di distanza. Tonut e Bramos, tuttavia, hanno un'impennata. Pronto Pozzecco a chiamare time out per fermare la striscia veneta (45-32), Reyer che ritorna in partita, Sassari che non ha più lo smalto e la velocità dei primi due quarti. Venezia risale, arriva a -7 (47-40), si lotta in ogni frangente, Jerrells riporta i sardi in doppia cifra di vantaggio (50-40). Lo sforzo di rientrare degli orogranata si concretizza con la tripla di Chappell per il -5 ma nel finale di tempo Evans trova una splendida azione da tre punti (canestro e fallo) per il 58-48 a 10' dalla fine.
Ultimo quarto, Venezia parte subito con un 7-0 di parziale. Sassari ha perso praticamente tutto il suo vantaggio (58-55), Evans ricaccia i fantasmi, De Raffaele ferma tutto e ci parla su. Comincia una partita nella partita, squadre attaccate con vantaggi minimi (sempre di Sassari) ma Venezia è lì, ad un passo. Appena Sassari si scosta arriva Bramos a riportare tutto in discussione. Si gioca sul filo dei nervi, come due pugili che non ne hanno più. La tripla di Filloy per il sorpasso veneziano (67-69), un minuto che sembra una vita. Il canestro di Mclean manda tutti ai supplementari. Bramos colpisce subito con una tripla, Vitali pareggia, si gioca sui nervi e la concentrazione è quasi finita.
Venezia mette la testa avanti con un gioco da tre punti di Chappell (76-78 a 1'37 dalla fine). Mclean pareggia dalla lunetta, Vitali spedisce un confetto da tre punti a bersaglio, time out De Raffaele a 42 dalla fine con Sassari avanti di tre. Watt accorcia, Jerrells sbaglia, il fallo di Chappell manda Pierre in lunetta (83-80). Titoli di coda e Sassari vincente.
Tiziano Dini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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