Barbiero taglia i tecnici «Così si batte la corruzione»

Giovedì 23 Maggio 2019
SCORZE'
La candidata sindaca Emanuela Barbiero lancia la sua sfida etica per tutta Italia. Un'idea che a suo dire eviterebbe corruzioni e privilegi negli appalti di opere pubbliche a livello nazionale. «La mia lista di centrodestra moderato con la civica Scorzè Viva, appoggiata da Fratelli d'Italia e Forza Italia, è composta tutta da elementi nuovi - spiega Barbiero - Non si tratta solo di rinnovamento ma anche di una questione etica che da Scorzè vorrei proporre come esempio in tutta Italia» . «Entrare in un'amministrazione come tecnico, sia esso un geometra o un architetto - è l'opinione della candidata - può causare enormi danni e creare dubbi nel cittadino sulla questione degli appalti più importanti per la città. Proposte edilizie e urbanistiche, soprattutto, potrebbero essere inficiate dal dubbio che siano state in qualche modo spinte o avvantaggiate dalla conoscenza o dall'amicizia con persone in giunta o in consiglio comunale. Per questo voglio che la mia lista non comprenda tecnici e sono pronta a portare questa mia idea a livello generale perchè diventi una normativa ad hoc». La candidata precisa che a Scorzè non è la Barbiero che avrebbe creato la spaccatura nel centrodestra ma lo stesso Mestriner. Anzi si dice delusa da coloro che sono stati votati ed eletti nella lista di Forza Italia nelle scorse elezioni a Scorzè e che ora si ricandidano nelle liste di Lega e Civica di Mestriner.
Ma torniamo alla proposta. «È molto semplice. Chi è un tecnico non può candidarsi o, se lo fa, deve rinunciare, per il mandato, alla propria professione oppure rifiutare l'incarico di amministratore. O una cosa o l'altra. Non si possono creare nei cittadini dubbi di conflitti di interessi o addirittura di veri e propri piaceri». Un bilancio trasparente. «Quando parlo di un Comune come una casa di vetro è proprio questo che intendo. Deve essere tutto alla luce del sole. Nessun alibi o alcuna giustificazione. È il cittadino che è l'anima della città. E sono talmente convinta della mia proposta che non voglio si fermi a Scorzè. Voglio impegnarmi per portare questa proposta a Roma e farla attuare in tutti i Comuni. Sono certa che così facendo non assisteremmo più a Comuni commissariati».
Renzo Favaretto
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