«Bambini disabili, non ci sono ritardi nelle certificazioni»

Giovedì 20 Giugno 2019
«Bambini disabili, non ci sono ritardi nelle certificazioni»
MIRA
Nelle scuole di Mira e Dolo tredici nuovi bambini e ragazzi avranno bisogno di sostegno per disabilità nel prossimo anno scolastico. Un fenomeno, quello dei bimbi disabili, ma anche con Bisogni educativi speciali (Bes) e Disturbi dell'apprendimento (Dsa), in continuo aumento che si scontra con la carenza di medici specializzati nel riconoscere le problematiche e attivare da subito con genitori e insegnanti strategie di inclusione scolastica. A Mira genitori e insegnanti hanno inviato una lettera al Miur e al Governatore Luca Zaia per chiedere di implementare il servizio nel distretto di Camponogara dell'Asl 3 Serenissima, lamentando ritardi nelle certificazioni. «Il servizio va visto nella sua totalità - precisa Maria Cristina Mambelli, coordinatore dei Servizi per l'infanzia, adolescenza e famiglia dell'Ulss 3 - non ci sono ritardi ma anzi, siamo in linea con i tempi previsti dalla Regione e concordati dall'Istituto scolastico regionale 2 anni fa. Se è vero che nel distretto di Camponogara la neuropsichiatra è assente per una lunga malattia e una psicologa è andata in pensione ad ottobre 2018, è anche vero che abbiamo sempre garantito il servizio, invitando i genitori ad incontrare gli altri medici, neuropsichiatri e psicologi, a Stra, Mirano o Martellago». «C'è anche da dire prosegue la Mambelli che tra Dolo e Mira su 13 nuove richieste di disabilità solo 4 sono arrivate entro i termini previsti, e dovendo attivare un'equipe di medici ad hoc è difficile garantire il servizio quando si parte già con notevole ritardo».
GENITORI PREOCCUPATI
A preoccupare i genitori sono soprattutto i ritardi nelle certificazioni per le difficoltà di apprendimento (dislessia, deficit di attenzione e altro) che coinvolgono più bambini rispetto al numero di disabili. «In questi casi la legge stabilisce che le richieste vengano evase entro i 6 mesi afferma la Manbelli e come Asl 3 siamo perfettamente in regola. La nostra scelta, alla luce degli specialisti presenti, è quella di dare priorità al servizio per i disabili che necessitano di sostegno e poi ai Bes e Dsa che non prevedono figure di supporto». «Lo scorso anno ha avvertito Gianfranco Pozzobon, direttore dei Servizi socio-sanitari abbiamo segnalato formalmente alla Regione che potremmo non riuscire in futuro a stare nei tempi con le valutazioni previste. Mancano medici specialisti, trovare un neuropsichiatra da assumere è difficilissimo, ma è un problema nazionale, che purtroppo si ripercuote sulle famiglie e sui bambini».
Luisa Giantin
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