SPINEA
I bambini aumentano e per la gestione del nido servono più soldi. Il Comune di Spinea mette le mani nel bilancio e scongiura l'aumento della retta alle famiglie. In pochi anni l'asilo nido comunale Piccole querce è cresciuto e quasi raddoppiato. Da 25 bambini, poi diventati una trentina, da settembre si raggiungerà la quota massima prevista per la struttura, che avrà 40 piccoli ospiti, tra part time e tempo pieno. «Il nido ha raggiunto il tetto per cui era certificato, ed è una soddisfazione» commenta l'assessore all'Asilo nido e Pubblica istruzione Loredana Mainardi, che giovedì sera ha incontrato i genitori dei bimbi iscritti al prossimo anno. Il timore delle famiglie era di vedersi aumentare la retta. «Con l'aumento dei bambini la cooperativa deve potenziare il servizio - spiega l'assessore -. Ci avevano quindi proposto di aumentare la quota di frequenza mensile di 50 euro per il tempo pieno. Noi però abbiamo riunito la giunta per cercare il modo di non far pesare questo aumento sui genitori». Il Comune fino allo scorso anno destinava 36 mila euro al nido oltre a 12 mila di derrate alimentari (che non sono mai stati usati completamente). Da settembre però la gestione complessiva richiederà circa 60 mila euro. «Abbiamo deciso di farci carico dell'aumento e abbiamo trovato le risorse - aggiunge Mainardi -, si riutilizzeranno i 4 mila finora risparmiati con le derrate, gireremo 7 mila euro di contributo straordinario regionale oltre ad altri 5 mila circa di risorse ritagliate dal bilancio comunale». In questo modo le rette delle famiglie resteranno invariate, nonostante l'aumento degli iscritti. Il Piccole Querce, gestito dalla cooperativa Cssa - conclude l'assessore - offre un servizio di grande qualità ed è un sostegno importante per le madri lavoratrici che non vogliamo mettere in difficoltà». Dal 2015 l'asilo nido comunale è anche Baby Pitt Stop Unicef: un luogo accessibile su richiesta a tutte le mamme e i papà che devono allattare e cambiare il pannolino. (m.fus.)
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© RIPRODUZIONE RISERVATA I bambini aumentano e per la gestione del nido servono più soldi. Il Comune di Spinea mette le mani nel bilancio e scongiura l'aumento della retta alle famiglie. In pochi anni l'asilo nido comunale Piccole querce è cresciuto e quasi raddoppiato. Da 25 bambini, poi diventati una trentina, da settembre si raggiungerà la quota massima prevista per la struttura, che avrà 40 piccoli ospiti, tra part time e tempo pieno. «Il nido ha raggiunto il tetto per cui era certificato, ed è una soddisfazione» commenta l'assessore all'Asilo nido e Pubblica istruzione Loredana Mainardi, che giovedì sera ha incontrato i genitori dei bimbi iscritti al prossimo anno. Il timore delle famiglie era di vedersi aumentare la retta. «Con l'aumento dei bambini la cooperativa deve potenziare il servizio - spiega l'assessore -. Ci avevano quindi proposto di aumentare la quota di frequenza mensile di 50 euro per il tempo pieno. Noi però abbiamo riunito la giunta per cercare il modo di non far pesare questo aumento sui genitori». Il Comune fino allo scorso anno destinava 36 mila euro al nido oltre a 12 mila di derrate alimentari (che non sono mai stati usati completamente). Da settembre però la gestione complessiva richiederà circa 60 mila euro. «Abbiamo deciso di farci carico dell'aumento e abbiamo trovato le risorse - aggiunge Mainardi -, si riutilizzeranno i 4 mila finora risparmiati con le derrate, gireremo 7 mila euro di contributo straordinario regionale oltre ad altri 5 mila circa di risorse ritagliate dal bilancio comunale». In questo modo le rette delle famiglie resteranno invariate, nonostante l'aumento degli iscritti. Il Piccole Querce, gestito dalla cooperativa Cssa - conclude l'assessore - offre un servizio di grande qualità ed è un sostegno importante per le madri lavoratrici che non vogliamo mettere in difficoltà». Dal 2015 l'asilo nido comunale è anche Baby Pitt Stop Unicef: un luogo accessibile su richiesta a tutte le mamme e i papà che devono allattare e cambiare il pannolino. (m.fus.)
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