Anziana rapinata della borsetta, 4 anni di carcere a un chioggiotto

Martedì 25 Giugno 2019
Anziana rapinata della borsetta, 4 anni di carcere a un chioggiotto
IL PROCESSO
VENEZIA Condanna severa per Manuel Fabris, il quarantaduenne di Chioggia accusato di aver rapinato un'anziana di 77 anni tra le calli di Cannaregio, nel dicembre dello scorso anno.
Il giudice per l'udienza preliminare di Venezia, Andrea Battistuzzi, ha inflitto all'imputato quattro anni e due mesi di reclusione, a conclusione di un processo celebrato con rito abbreviato, e dunque con la concessione dello sconto di un terzo della pena, così come previsto dal codice. Il sostituto procuratore Stefano Buccini si era battuto per ottenere una pena più elevata: sette anni di carcere.
L'ARRESTO
L'episodio di violenza risale alla notte tra il 12 e 13 dicembre del 2018: attorno a mezzanotte e mezza, l'anziana stava attraversando campo san Marziale per fare rientro a casa, quando fu aggredita alle spalle da un uomo che le strappò la borsetta. Agli agenti di polizia, intervenuti poco più tardi, raccontò che il rapinatore, di carnagione chiara e con un cappuccio scuro, l'aveva stretta con violenza per poi strattonarla, dandosi quindi alla fuga verso corte Trampolin.
Fabris fu fermato poco più tardi da alcuni passanti, intervenuti a soccorrere la vittima della rapina, e quindi arrestato, dopo essere stato riconosciuto dalla stessa come l'autore dell'episodio di violenza.
Fin dal primo momento l'uomo ha respinto ogni addebito, sostenendo di essere passato per caso, assistendo alla rapina e di essersi lanciato all'inseguimento dell'autore, ma senza riuscire a fermarlo in quanto questi sarebbe riuscito a fuggire salendo su un barchino. Quindi ha riferito di aver fatto ritorno in campo San Marziale, per assicurarsi della condizioni della signora e di essere stato scambiato per il criminale. Ma la sua versione non è stata creduta, nonostante Fabris non sia stato trovato in possesso dei 50 euro che si trovavano all'interno della borsetta della donna.
LA DIFESA
Il suo difensore, l'avvocato Federico Tibaldo, ha evidenziato alcune incongruenze nella ricostruzione degli inquirenti, lamentando che non sono mai stati effettuati i rilievi sulla borsa della vittima per accertare l'eventuale presenza delle impronte del suo assistito: dunque non vi è prova che sia stato davvero lui a rapinare la donna. Il legale annuncia, pertanto, che proporrà appello contro la sentenza di condanna. Fabrisa ha precedenti penali per furto.
Gianluca Amadori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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