ANNIVERSARIO
Stefano Rossi e il suo staff hanno festeggiato la settimana scorsa i venti anni di uno dei locali più gettonati del Lido di Jesolo, fra Piazza Mazzini e Piazza Aurora: il Torcio (che fa bella mostra di sé all'ingresso del locale con i suoi 120 anni e rotti di vita) è la dimostrazione di come anche nella zona più calda di una località a quasi esclusiva vocazione turistica, si possa fare buona cucina, qualità a prezzi corretti e accoglienza professionale. Esattamente di fronte al Bucintoro e a poche centinaia di metri dal Laguna, altre consolidate realtà storiche della zona battute dai buongustai, quella che un tempo era una pizzeria napoletana è diventata una meta golosa, perché partendo dalla tradizione (Volevamo fare cucina veneta ma adeguandola sia nelle cotture che nella presentazione alla contemporaneità spiega Stefano) si è sempre guardato all'innovazione e ad una ragionata creatività, anche grazie alla mano felice di Giampaolo Penta, pugliese di nascita ma jesolano a tutti gli effetti, da 8 anni alla guida della cucina. Invece il patron Stefano è uno jesolano doc con un passato da cuoco e all'inizio stava lui in cucina, quando il locale era molto più piccolo (si è poi ampliato nel tempo) con un'idea di partenza precisa: ricreare un ambiente familiare, da vecchia casa di campagna, a due passi dal mare.
CARBONARA DI SPADA
Non solo qualità, va detto, ma anche quantità, perché qui le porzioni non sono certo quelle degli assaggini: bastino, per tutti, l'esempio di due antipasti, il Classico misto di pesce bollito e la Tavolozza del pescatore, il gran piatto dei crudi, o dei primi di pesce (su tutti la Carbonara di pesce spada, un must, oppure le Linguine nere con crema di melanzane, pomodoro e scampi, e i risotti). E' rimasta la carta delle pizze (non troppo ampia, giustamente, e anche in versione gourmet, con impasti curati e farciture adeguate) e sono godibili i dolci, con la Meringata morbida che sovrasta tutti nelle preferenze dei clienti abituali. Anche la proposta della cantina, sempre in evoluzione (dal recente Vinitaly sono arrivate novità soprattutto dal centro Italia), è attenta, competente, non sterminata ma sufficiente a soddisfare tutte le esigenze.
C.D.M.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Stefano Rossi e il suo staff hanno festeggiato la settimana scorsa i venti anni di uno dei locali più gettonati del Lido di Jesolo, fra Piazza Mazzini e Piazza Aurora: il Torcio (che fa bella mostra di sé all'ingresso del locale con i suoi 120 anni e rotti di vita) è la dimostrazione di come anche nella zona più calda di una località a quasi esclusiva vocazione turistica, si possa fare buona cucina, qualità a prezzi corretti e accoglienza professionale. Esattamente di fronte al Bucintoro e a poche centinaia di metri dal Laguna, altre consolidate realtà storiche della zona battute dai buongustai, quella che un tempo era una pizzeria napoletana è diventata una meta golosa, perché partendo dalla tradizione (Volevamo fare cucina veneta ma adeguandola sia nelle cotture che nella presentazione alla contemporaneità spiega Stefano) si è sempre guardato all'innovazione e ad una ragionata creatività, anche grazie alla mano felice di Giampaolo Penta, pugliese di nascita ma jesolano a tutti gli effetti, da 8 anni alla guida della cucina. Invece il patron Stefano è uno jesolano doc con un passato da cuoco e all'inizio stava lui in cucina, quando il locale era molto più piccolo (si è poi ampliato nel tempo) con un'idea di partenza precisa: ricreare un ambiente familiare, da vecchia casa di campagna, a due passi dal mare.
CARBONARA DI SPADA
Non solo qualità, va detto, ma anche quantità, perché qui le porzioni non sono certo quelle degli assaggini: bastino, per tutti, l'esempio di due antipasti, il Classico misto di pesce bollito e la Tavolozza del pescatore, il gran piatto dei crudi, o dei primi di pesce (su tutti la Carbonara di pesce spada, un must, oppure le Linguine nere con crema di melanzane, pomodoro e scampi, e i risotti). E' rimasta la carta delle pizze (non troppo ampia, giustamente, e anche in versione gourmet, con impasti curati e farciture adeguate) e sono godibili i dolci, con la Meringata morbida che sovrasta tutti nelle preferenze dei clienti abituali. Anche la proposta della cantina, sempre in evoluzione (dal recente Vinitaly sono arrivate novità soprattutto dal centro Italia), è attenta, competente, non sterminata ma sufficiente a soddisfare tutte le esigenze.
C.D.M.
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