ANCORA TUFFI
VENEZIA Ormai la fama delle bravate a Venezia si è diffusa

Giovedì 18 Luglio 2019
ANCORA TUFFI
VENEZIA Ormai la fama delle bravate a Venezia si è diffusa un po' ovunque per colpa dei video pubblicati dai social, ma con l'inasprimento delle sanzioni deciso dal Comune, qualcuno comincia a pagarla molto cara. È il caso di un quarantaseienne austriaco, che ieri pomeriggio si è tuffato a San Tomà dal pontile Actv e nuotava tranquillamente in mezzo al canal Grande.
DASPO PER IL BAGNO
È accaduto alle 18.30 e l'uomo era visibilmente ubriaco. Per fortuna non è accaduto nulla di grave, con il traffico che c'è in canal Grande e non sempre una persona in acqua si nota. L'uomo, comunque, è stato prontamente recuperato da una barca della polizia locale, i cui agenti hanno dovuto tirarlo su di peso. Per lui, un verbale pesante: 100 euro per l'ubriachezza, 350 perché nuotando comprometteva la sicurezza del servizio di trasporto pubblico e 100 per il Daspo urbano .Totale, 550 euro da pagare senza indugio. Portato alla centrale, è stato intimato dal funzionario di turno a lasciare subito la città, poiché non ha voluto dire dove stava il suo albergo. Nel caso in cui, una volta asciutto e rilasciato, dovesse tornare verso il centro, sarebbe denunciato e multato con altri 200 euro.
La linea dura adottata dal sindaco contro gli sbandati e i disturbatori ha ormai mietuto una trentina di vittime, tra autori di bravate e borseggiatori seriali.
CONTROLLI NEI LOCALI
Nel corso della serata e della notte di martedì, gli agenti del commissariato San MArco hanno effettuato alcuni controlli nei pubblici esercizi di Cannaregio e Castello e nelle strade limitrofe ad essi coadiuvati dagli operatori del Reparto Prevenzione Crimine Veneto e da una unità cinofila della Questura di Padova.
Una borseggiatrice bosniaca è stata arrestata e accompagnata all'istituto penale minorile di Pontremoli perché su di essa gravava un ordine di esecuzione per una condanna da scontare di un anno e 8 mesi di reclusione. Un'altra straniera di nazionalità bulgara, anch'essa con varie denunce alle spalle per borseggi in città, è stata denunciata all'autorità giudiziaria per violazione del divieto di ritorno nel Comune. Un provvedimento, questo, che i lestofanti appartenenti alle bande di borseggiatori, al massimo usano come ventaglio per farsi fresco.
Gli agenti hanno inoltre denunciato per detenzione a fini di spaccio un giovane italiano trovato in possesso di circa 14 grammi di hashish.
Un bar che somministrava alcolici a minori, non nuovo a questo tipo di violazione, verrà segnalato al Questore per la sospensione dell'attività che la legge prevede da 15 giorni a tre mesi. (m.f.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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