Anche Salvini (con fidanzata) diserta l'inaugurazione al Lido

Domenica 26 Agosto 2018
LA CERIMONIA
Se il presidente della Repubblica cancella la sua partecipazione all'inaugurazione della Mostra del cinema di Venezia in segno di lutto per le tragedie di Genova e del Pollino, cosa devono fare le altre cariche istituzionali? Adeguarsi alla scelta del presidente della Repubblica e dare anche loro forfait? Oppure partecipare comunque alla cerimonia in programma ma tenendo un tono più basso? Il quesito sta tenendo banco in questi giorni di vigilia di Venezia 75 dopo che il Quirinale ha fatto sapere che Sergio Mattarella non sarà presente al Lido.
IL PRECEDENTE
Peraltro, non è neanche la prima volta che il Capo dello Stato annulla la partecipazione alla Mostra del cinema. Era già successo due anni fa: il 24 agosto 2016 un terremoto di magnitudo 6.0 devastò il centro Italia, oltre 260 morti, migliaia gli sfollati. Quella volta Mattarella fece sapere alla Biennale che non se la sentiva di far festa per il cinema e poi di visitare la Mostra di Architettura. E la Biennale, in segno di lutto per le vittime e di rispetto per i paesi colpito dal sisma, annullò brindisi e lustrini: niente smoking sul red carpet del Lido, annullata la cena di gala sulla spiaggia dell'Excelsior, alla fine della proiezioni tutti se ne andarono a casa o in ristorante per conto proprio. E quest'anno?
Come nel 2016 per il sisma, anche quest'anno Mattarella ha annullato la partecipazione al Lido in segno di lutto dopo i due gravi eventi dolorosi di Genova e del Parco del Pollino. Pur formulando auguri di ogni successo alla 75/ma Mostra internazionale d'arte cinematografica e ribadendo l'importanza del settore per l'Italia, il Capo dello Stato ha annullato la visita sia al Lido che, il giorno dopo, ai Giardini e all'Arsenale dove doveva visitare la Biennale Architettura.
Da parte sua la Biennale non ha ritenuto, come due anni fa, di annullare il party sulla spiaggia dell'Excelsior, ma i festeggiamenti saranno più sobri. La cena di gala, ad esempio, è diventata semplicemente cena (e alla Biennale si premurano di sottolineare che mai, anche prima di Genova, era stato usato il termine gala): saranno tre portate - fanno sapere - sotto il tendone in spiaggia, senza trionfi di frutta o dolci come solitamente vengono definiti i buffet. In fin dei conti - è il ragionamento - sono state invitate mille persone e qualcosa da mangiare dovrà pur essere dato.
LE TITUBANZE
Il problema, però, pare se lo siano posti a Palazzo Balbi, anche se al momento la partecipazione del governatore Luca Zaia, che è consigliere del Cda della Biennale, è confermata. Confermata anche la partecipazione del sindaco di Venezia nonché vicepresidente della Biennale, Luigi Brugnaro che, se non altro in qualità di co-padrone di casa dovrà salutare gli invitati. Da Roma, al momento, risulta confermato il solo ministro per i Beni culturali, Alberto Bonisoli. Non ci sarà il ministro dell'interno Matteo Salvini, atteso a Venezia giovedì 30 agosto, nella sede della Regione (forse Palazzo Grandi Stazioni perché al Balbi non c'è posto sufficiente) per la firma del patto sulla legalità della Pedemontana: in un primo momento pareva che il vicepremier leghista avrebbe anticipato la visita per essere alla Mostra del cinema con la fidanzata Elisa Isoardi, ma per vari impegni la tappa al Lido è stata cancellata. Alla Biennale, peraltro, la partecipazione del vicepremier non era mai stata confermata.
Al.Va.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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