Al mare per curare i disturbi alimentari

Giovedì 19 Settembre 2019
Al mare per curare i disturbi alimentari
SAN MICHELE
Gli effetti benefici del mare nella cura dei disturbi alimentari. Il centro dell'Ulss 4, già punto di riferimento regionale e nazionale, amplia le proprie attività e, oltre ai livelli di cura ambulatoriale, semiresidenziale, residenziale e ospedaliero, attiva in via sperimentale anche la riabilitazione in ambiente marino. Il progetto si chiama Farfalle al mare ed è destinato a far scuola in Italia. Venti utenti con disturbi alimentari, di cui dieci minorenni, che hanno acquisito una stabilità diagnostico terapeutica e psichiatrica, stanno trascorrendo un periodo di riabilitazione alla Residenza Santo Stefano di Bibione, che già questa estate ha aderito al progetto Turismo sociale ed inclusivo nelle spiagge venete.
«Il progetto spiega il responsabile del Centro disturbi alimentari, Pierandrea Salvo si fonda su due riflessioni. La prima è di carattere clinico: la riabilitazione psiconutrizionale progressiva utilizzata dal nostro servizio permette di poter declinare gli obbiettivi terapeutici in contesti anche non istituzionali, garantendo così agli utenti sia il mantenimento degli step clinici previsti nel percorso di cura, sia la possibilità di sperimentarsi in un contesto relazionale-sociale normale. La seconda riflessione è che il progetto s'inserisce appieno nella politica di inclusione sociale attivata dall'Ulss4, perché permette alla persona gravemente malata di ridurre le discriminazioni, le barriere, le differenze, attraverso risorse che il nostro territorio offre». Sabato gli utenti, le famiglie e gli operatori celebreranno alla residenza la Festa di fine estate. Interverranno anche il vescovo di Concordia Pordenone Giuseppe Pellegrini, l'assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin e il dg dell'Ulss4 Carlo Bramezza. (t.inf)
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