Aeroporto Catullo, Marchi (Save): soci coesi, ma Cariverona si astiene

Giovedì 19 Aprile 2018
INFRASTRUTTURE
VENEZIA Aeroporto Catullo, sale l'utile, gli azionisti approvano il bilancio 2017 con l'astensione di Fondazione Cariverona, socio al 2,8%. Marchi (Save): «Compagine coesa».
L'assemblea degli azionisti di Catullo, società di gestione degli aeroporti di Verona e Brescia, ha approvato il bilancio d'esercizio 2017, che registra valori in crescita rispetto all'anno precedente.
MIGLIORA L'UTILE
I ricavi totali a livello consolidato sono pari a euro 44,7 milioni, con un incremento di 3,8 milioni di euro (+9%) rispetto all'esercizio precedente, grazie principalmente all'aumento del traffico. Il risultato operativo consolidato a livello di Ebitda, pari a 7,7 milioni, è sostanzialmente allineato ai dati del 2016. L'utile netto di gruppo sale a 1,1 milioni, in crescita di 0,6 milioni rispetto al risultato 2016. L'aeroporto di Verona nel 2017 ha movimentato 3.099.142 passeggeri, registrando un incremento del 10,4% rispetto all'anno precedente, significativamente superiore all'incremento medio del mercato aeroportuale italiano. L'offerta posti è aumentata del 5,4%. «Il 2017 - sottolinea una nota della società di gestione - conferma la vocazione internazionale dello scalo con un 6% di traffico, contro il 33% del domestico e dell'1% tra transiti e aviazione generale». Nel 2017 sono stati più di 50 i vettori operativi al Catullo: tra questi i primi tre (Volotea, Ryanair e Neos) hanno registrato un market share che passa dal 36% del 2016 al 42% nel 2017. L'aeroporto di Brescia Montichiari ha movimentato 34.781 tonnellate nel 2017, mostrando un miglioramento rispetto all'anno precedente del 42%. Il traffico cargo per via aerea, con oltre 11.000 tonnellate, ha registrato un aumento di oltre 7 volte rispetto alle merci movimentate nel 2016 grazie alle attività di SW Italia e Silk Way West Airlines iniziate nel mese di marzo 2017.
I soci di Catullo hanno anche deliberato l'avvio dell'azione di responsabilità contro l'ex presidente Fabio Bortolazzi «per atti di mala gestio compiuti nel periodo in cui lo stesso era presidente della Catullo. Si tratta in particolare dell'acquisto da parte della cosiddetta Area Kiwi avvenuto nel novembre del 2009».
BORTOLAZZI, PARTE LA CAUSA
«La compagine è coesa e determinata a far crescere ancora l'aeroporto di Verona», ha detto il presidente di Save, Enrico Marchi, parlando con i giornalisti ieri pomeriggio a Villafranca di Verona, a margine dell'assemblea dei soci di Catullo. «Vedete i numeri - ha sottolineato Marchi - e mi sembra che quella sia la miglior risposta in termini di conoscenze di quello che stiamo facendo, di quello che abbiamo fatto, di risultati che abbiamo raggiunto con il duro lavoro, insieme tra Verona e Save in questi anni». Sulla segnalazione dell'Anac alla magistratura ordinaria e contabile relativa alla cessione dal Comune di Villafranca (Verona) del 2% delle quote dell'aeroporto Valerio Catullo alla Save di Venezia, «siamo assolutamente tranquillissimi. Posso dire che abbiamo fatto ricorso - ha detto ai giornalisti Marchi - che siamo assolutamente tranquillissimi e che tutto andrà benissimo. Il rapporto con i soci è ottimo, visto che hanno parlato bene. Sono contenti, quindi penso che andrà tutto bene».
Unica voce di critica è quella di Cariverona, in assemblea rappresentata dall'avvocato Roberto Cappelli che si è astenuta sul bilancio come ennesimo segnale di insoddisfazione e preoccupazione. «La Fondazione si augurava che dall'assemblea potesse venire fuori un superamento di questa fase di frizioni, purtroppo non abbiamo ottenuto risposte adeguate: quindi continua l'insoddisfazione e aumenta la preoccupazione».
M.Cr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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