Addio Givenchy lo stilista di Audrey Hepburn

Martedì 13 Marzo 2018
Addio al conte Hubert de Givenchy, (nella foto) fondatore dell'omonima maison sinonimo di glamour francese, autore della trasformazione di Audrey Hepburn in Sabrina e in un'eterna icona d'eleganza, ma anche creatore degli abiti indossati dalle donne più famose della seconda metà dello scorso secolo, da Jacqueline Kennedy Onassis alle principesse Grace a Caroline di Monaco, da Greta Garbo a Marlene Dietrich, da Lauren Bacall a Elizabeth Taylor.
Tutti personaggi femminili per cui Givenchy ha rappresentato il sarto d'elezione, ma nulla a che vedere con lo speciale rapporto che si creò con Audrey Hepburn, diventata dal primo incontro nel 53 la sua musa e fonte d'ispirazione. Nato a Beauvais, nel nord della Francia, nel 1927, Hubert James Taffin de Givenchy aveva lasciato la sua città natale per trasferirsi a Parigi a 17 anni, contro la volontà della famiglia, perché voleva lavorare in una casa di moda.
Il debutto dello stilista blasonato avvenne con Jacques Fath. Nel 1952, a 27 anni, Givenchy fondò l'omonima maison in Rue Alfred de Vigny, a Parigi. L'anno successivo avvenne l'incontro con Audrey Hepburn che divenne la sua musa, incarnando l'ideale estetico femminile da sempre ricercato nelle sue creazioni. L'attrice vestì i suoi abiti sia nella vita sia nei film che interpretava. Givenchy firmò gli abiti di film cult con Audrey, oltre Sabrina di Billy Wilder, Vacanze Romane di William Wyler (1953), Cenerentola a Parigi di Stanley Donen, Colazione da Tiffany (1961) di Blake Edwards, Sciarada di Stanley Donen (1963) Come rubare un milione di dollari e vivere felici di William Wyler (1966).
Nel 1957 Audrey Hepburn prestò il suo viso al primo profumo di Hubert de Givenchy, L'Interdit, a lei dedicato. Nel 1969 il couturier creò la linea maschile pret-à-porter «Givenchy Gentleman». Nel 1988 il passaggio della proprietà della maison al Gruppo LVMH. Nel 1995 l'addio alla moda.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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