Acciaierie più grandi «Chiediamo garanzie»

Lunedì 20 Novembre 2017
VIGONOVO
Per quanto sia ubicata nel territorio padovano, il futuro della Società Acciaierie Venete spa passa obbligatoriamente per il territorio veneziano della Riviera del Brenta. L'azienda, che si trova nella zona industriale a sud-est di Padova, ha oltre mille dipendenti ed è in forte espansione. Qualche tempo fa la ditta ha presentato alla Provincia di Padova un progetto di realizzazione di un nuovo impianto per la produzione di laminati in acciai speciali in linea con la colata continua 2. Per realizzare il nuovo impianto l'azienda ha bisogno di una grande disponibilità di forza motrice, che dovrebbe essere garantita dal tanto discusso elettrodotto aereo rivierasco, la cui realizzazione è stata prevista lungo il corso dell'idrovia Padova-mare.
I CONTRARI
Contro l'elettrodotto aereo, e ora anche contro l'espansione dell'azienda, si sono schierati vari comitati, tra i quali anche l'associazione padovana-veneziana di Legambiente Saonara-Vigonovo e il comitato rivierasco No elettrodotto. Insieme ad altri gruppi, hanno infatti sottoscritto un atto con il quale sono state presentate alcune osservazioni, tra le quali l'obbligatorietà della Valutazione di impatto ambientale.
«E' senz'altro positivo che le attività produttive della Società Acciaierie Venete spa siano accorpate in unico sito, dismettendo un vecchio impianto di laminazione a Mortise (Pd) recita la lettera dei comitati - E' anche vero, però, che l'ampliamento dello stabilimento padovano di via Riviera Francia produrrà anche nella nostra area veneziana ricadute ambientali che vanno valutate con attenzione. Si deve tenere conto della realtà esistente già di per sé molto pesante e di tutte le problematiche che già altre zone padovane hanno dovuto subire per decenni a causa dell'attività dell'acciaieria stessa, sommate alle tante altre fonti di inquinamento presenti in zona. Per queste ragioni, a tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente, al fine di avviare una operazione che trasformi radicalmente il rapporto fra produzione e territorio attraverso operazioni di trasparenza nelle verifiche, compensazione e riqualificazione ambientale, riteniamo che la procedura di Valutazione di impatto ambientale sia assolutamente necessaria. Rispetto ad oltre 40 anni fa, quando è nata l'industria in questione, la sensibilità è molto cambiata e i cittadini chiedono risposte adeguate».
LE RICHIESTE
Di tale questione, secondo i comitati, dovrebbero tenere conto sia Acciaierie Venete sia la Provincia di Padova, responsabile di questa importante decisione. Chiediamo pertanto l'adozione delle migliori tecnologie disponibili per l'abbattimento delle emissioni, un accordo con Arpav per il monitoraggio costante degli agenti inquinanti nell'aria e nei terreni di una zona adeguatamente estesa, la disponibilità delle analisi in tempo reale per la cittadinanza, la trasparenza e l'accessibilità agli impianti di lavorazione».
Vittorino Compagno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci