A Sarmede arriva la fantasia del mondo persiano

Mercoledì 17 Ottobre 2018
IL CARTELLONE
Sarmede Cupole arabeggianti, archi ad ogiva e la sala cromatica degli azzurri: l'altrove biografico di Stefan Zavrel non fu l'Iran delle Meraviglie ma un paese di roccia e fiume, aggrappato all'Altamarca Trevigiana. Nell'imminenza dei vent'anni dalla scomparsa del celebre illustratore boemo, la 36^ mostra Le Immagini della fantasia è dedicata alla Persia, che suscitò potenti suggestioni nella sua opera. Dal piccolo Eden di Sarmede, rifugio dopo una vita di dissidenza e la fuga dalla Cecoslovacchia nel 1956, all'Oriente di turbanti e storie da Mille e una notte, saranno le note del santur, strumento tipico dell'Iran, ad inaugurare il 27 ottobre la mostra dedicata al mondo dell'illustrazione per l'infanzia. A Sarmede fino al 10 febbraio 2019 saranno ospiti sei illustratori iraniani contemporanei. Sono Alireza Goldouzan, Hoda Hadadi, Narges Mohammadi, Pejman Rahmizadeh, Farshid Shafiee e Hajar Salimi; racconteranno l'arte iraniana con sculture di cartapesta ispirate al folklore islamico, raccontando il mondo da fiaba che ancora oggi influenza tutta l'arte dedicata all'illustrazione per l'infanzia.
DALLA PERSIA ALLA POLONIA
Un paese sospeso tra leggenda e realtà che si lega al mondo onirico di Zavrel. Ospite d'onore della rassegna - spiega invece il direttore artistico Gabriel Pacheco - è il polacco Josef Wilkòn. Un nome mondiale dell'illustrazione, che ha iniziato a frequentare Sarmede negli anni Settanta, complice l'amicizia con Zavrel. A Wilkon si devono alcune delle opere più importanti incastonate tra le case del paese: Portano la sua firma il Municipio di Sarmede, il b&b La casa in collina e la scuola d'infanzia di Santa Maria di Feletto. Il 25 febbraio 1999 moriva Stepan - ricorda Leo Pizzol, presidente della fondazione omonima - dal 12 gennaio al 9 febbraio tutti i sabati pomeriggio il Museo ospiterà una serie di eventi tra cui I canti di casa Zavrel che ricordano l'atmosfera di convivialità della casa dell'artista, ma anche la proiezione di un filmato inedito, realizzato nel 1985». Tutto tra le case e i silenzi della collina parla di lui: la stessa mostra internazionale, che ogni anno porta 22 mila visitatori in un paese di 3100 anime, è la storia di un esilio, un viaggio di speranza e rinascita. Tra le particolarità della 36^ mostra anche la stanza zoo-illogica, una room speriementale ideata da Marnie Campagnaro dedicata alla letteratura per l'infanzia.
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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