È Paolo Ruffilli il vincitore della dodicesima edizione di PontedilegnoPoesia, il premio di poesia che si è concluso nella cittadina della alta Valle Camonica. L'autore nato a Rieti nel 1949, ma originario di Forlì e residente da quasi cinquant'anni a Treviso, che concorreva con Le cose del monda (Mondadori), è stato scelto dalla giuria fra i 77 partecipanti «per la capacità di tradurre in parola poetica con arte raffinata e senso del canto il viaggio esistenziale che trae dall'esperienza sensibile la riflessione sulla realtà. Tenuto sul telaio per oltre 40 anni, il libro si configura come l'opera di una vita». Questa è stata una edizione non solo molto partecipata ma caratterizzata da un «elevato livello qualitativo», come ha sottolineato il presidente della giuria, Giuseppe Grattacaso. Il secondo premio è andato ad Alessandro Fo con Filo spinato (Einaudi), che si è aggiudicato anche il riconoscimento del pubblico alla memoria di Pino Veclani. Terzo posto per Alessandro Rivali con La terra di Caino (Mondadori). Il PontedilegnoPoesia alla carriera è invece andato a Elio Pecora «in virtù del ruolo da protagonista svolto nella cultura italiana a partire dalla seconda metà del secolo scorso e per l'esemplare percorso poetico che ha sempre conservato intatto il sentimento del mondo e della vita».
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