A Padova e Venezia il flamenco di Rocìo Molina

Martedì 18 Febbraio 2020
(gb.m.) Rocío Molina e il flamenco contemporaneol L'artista è la protagonista dello spettacolo Caída del cielo in programma al Teatro Verdi di Padova da domani 19 a domenica 23 per poi passare al Goldoni di Venezia dal 27 febbraio all'1 marzo (info www.teatrostabileveneto.it). Lo spettacolo vibra della forza e dell'energia di un'interprete di grande temperamento. Coreografa iconoclasta, Rocío Molina conia il suo linguaggio artistico basato su uno stile di flamenco tradizionale reinventato che rispetta la sua essenza, ma abbraccia l'avanguardia.
Sui palcoscenici veneti l'artista esibisce allora un istinto femminile da star consapevole in ogni movimento, firmando la direzione artistica (con Carlos Marquerie) e la coreografia di un lavoro complesso, rivolgendo lo sguardo a territori sconosciuti. La Molina propone dunque un viaggio, un passaggio, una discesa attraverso le luci e le ombre dell'umanità. La coreografia nasce dalle viscere dell'artista spagnola e dal terreno che calcia e pesta con decisione, e si trasforma nella celebrazione dell'essere donna, libera e selvaggia. Ciò che può essere palpabile e ciò che è normalmente nascosto dalla visione si materializza nel corpo dell'artista, che balla da sola e stabilisce una relazione diversa con la terra. «Nel suo viaggio, l'anima si sta spezzando recita la scheda artistica - immersa in un mare denso e opaco, in un paesaggio oscuro pieno di insetti fulmini che ci elevano verso un paradiso oscuro. La caduta del titolo non evoca l'immagine capovolta di un angelo caduto, come quella descritta da Dante nella sua Commedia, ma un luogo di profonda libertà. È un viaggio da un corpo in equilibrio a un corpo che celebra l'essere donna, un corpo che è immerso nel senso tragico della celebrazione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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