A Ca' Foscari nuovi fondi destinati alla ricerca

Lunedì 20 Novembre 2017
A Ca' Foscari nuovi fondi destinati alla ricerca
UNIVERSITA'
VENEZIA Ca' Foscari ha inaugurato l'anno dottorale introducendo alcune importanti novità rispetto al passato: dottorati innovativi e nuove convenzioni con imprese ed enti di ricerca. Tutto nell'ottica di incrementare la raccolta fondi per la ricerca ampliando al tempo stesso l'offerta formativa. E l'obiettivo è stato raggiunto: in controtendenza rispetto ad altri atenei, l'Università veneziana è riuscita ad ottenere più fondi aumentando anche il numero di dottorandi.
RICERCA
«Abbiamo accolto la sfida lanciata dal Ministero puntando sulle tre categorie dei dottorati innovativi: internazionali, intersettoriali e interdisciplinari/industriali - spiega Sabrina Daneluzzi, responsabile dell'ufficio Dottorati - e per la prima volta abbiamo stipulato delle convenzioni con cinque aziende venete e non solo, aprendo i nostri dottorati ai dipendenti. Una di queste è l'Ospedale San Camillo del Lido, partner per quanto riguarda un dottorato sui disturbi del linguaggio». Il Dottorato Industriale è quindi una novità assoluta, frutto della collaborazione tra Ca' Foscari e alcune aziende presenti nel territorio che presentano determinati requisiti di qualità e possono candidare i propri dipendenti a un Corso di dottorato di ricerca per rafforzarne le competenze.
I FONDI
Queste iniziative, affiancate alla grande attrattiva che esercita Ca' Foscari sugli studenti provenienti da altri atenei (altra variabile indicata dal MIUR per ottenere fondi), hanno portato ben 60.000 euro in più all'università veneziana rispetto allo scorso anno. «Ci sono arrivate circa 1000 domande, sia da nostri laureati che da quelli provenienti da altre università, anche estere - racconta Dario Pellizzon, Direttore del settore ricerca di Ca' Foscari - Di questi gli iscritti al dottorato 2017/2018 sono 87. In totale nella nostra Università ci sono 374 studenti di dottorato provenienti da 50 paesi diversi». Un aumento di fondi e di iscritti in assoluta controtendenza rispetto ai numeri denunciati questo febbraio dalla Conferenza dei rettori: 1 miliardo di euro persi dal 2008 ad adesso e 10.000 ricercatori in meno. Alla cerimonia di inaugurazione dell'anno dottorale, due ricercatori hanno raccontato le loro particolarissime esperienze: Federico Dallo e Gabriele Sponchia. Dallo, che ha svolto un dottorato al Dipartimento di Scienze Ambientali per lo studio della diffusione dei composti organici volatili nella neve, ha presentato in anteprima il suo libro Nella Notte Artica, nato dal suo viaggi ricerca al Polo Nord. Sponchia invece ha illustrato il suo lavoro sulle nanoparticelle.
Alice Carlon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci