Vaccinati i primi 120 prof «Ora avanti con fiducia»

Martedì 23 Febbraio 2021
Vaccinati i primi 120 prof «Ora avanti con fiducia»
IL PIANO
Fila ordinata ieri mattina davanti al centro anziani Vittorio Veneto di Latina per le prime vaccinazioni anti Covid rivolte al personale scolastico e universitario. Ad attendere il loro turno c'erano anche operatori sanitari e volontari della Croce Rossa e di altre associazioni di Protezione civile, le cui vaccinazioni sono iniziate nei giorni scorsi. Qui facciamo solo l'Astrazeneca, ha spiegato una delle tre infermiere in servizio insieme a due medici presso la struttura allestita nella pertinenza del centro anziani, aggiungendo che dalla scorsa settimana sono state somministrate 180 prime dosi ad altrettanti utenti.
LA SITUAZIONE
«Per quanto riguarda il personale scolastico e universitario - ha precisato il dottor Loreto Bevilacqua, responsabile della campagna di vaccinazioni della Asl pontina sono previste al momento 60 vaccinazioni al giorno a Latina e altrettante a Terracina. Da mezzanotte si aprono le prenotazioni anche per chi ha età compresa tra i 56 e i 65 anni, lasciando intendere che si è in attesa di un potenziamento del servizio. Ho ricevuto la prima dose di vaccino Astrazeneca, ma occorrono 21 giorni per avere una buona efficacia. Il richiamo è tra 12 settimane. Il professor Morelli del liceo G.B.Grassi di Latina si è mostrato subito soddisfatto dopo l'iniezione. «E' importantissima la vaccinazione per noi che stiamo a contatto con i ragazzi, anche se in questo momento la didattica in presenza sta al 50%. Oggi inizia questo percorso e io lo affronto con fiducia», ha detto il docente arrivato all'importante appuntamento in compagnia di uno studente universitario che per il vaccino deve aspettare ancora, come la maggior parte dei cittadini.
I MALUMORI
Quando dalla stessa struttura è uscita Maria, invece, altra insegnante di Latina, l'insoddisfazione si è materializzata: Ho fatto questo vaccino perché lo ritengo un dovere, ma se qualcuno mi chiede se sono soddisfatta rispondo assolutamente no. Ancora una volta ha lamentato i docenti rappresentano l'ultima ruota del carro. Ci hanno rifilato l'Astrazeneca che ha una copertura inferiore agli altri vaccini. Per la seconda dose devo attendere l'11 maggio prossimo. Ci dicono che non si tratta di un vaccino di seconda categoria. Ma del resto è come chiedere al pescivendolo se il pesce è fresco.
Gildo, ieri mattina, è arrivato al centro anziani Vittorio Veneto orgoglioso di indossare la divisa della Croce Rossa Italiana e paziente ha atteso il suo turno. Non vedeva l'ora di ricevere la dose del vaccino che può cambiare il corso di questa terribile pandemia. Gildo, quanti volontari della sua associazione hanno aderito alla campagna di vaccinazione anti-Covid? Esattamente non lo so, ma è stato aperto un forum in cui si è discusso sull'argomento. Da quello che ho capito, mi sembravano tutti d'accordo.
LE VOLONTARIE
In fila ieri mattina anche Cinzia e Roberta, alpine e volontarie di Latina Cuore. Tra i volti riflessivi, impazienti, entusiasti e pensierosi, è spuntato quello di Maria, logopedista, madre di un bimbo di tre mesi. E' l'unica che ha fatto la fila pur non dovendo fare il vaccino. Anche se avrebbe voluto farlo. Io allatto ha spiegato -, il pediatra mi ha detto che sarebbe meglio aspettare la fine dell'allattamento prima di vaccinarsi perché la sperimentazione non ha preso in considerazione questa condizione. Non ci sono dati.
Maria, ricevendo una mail di invito alla vaccinazione e volendosi vaccinare ha potuto aderire solo con la prenotazione. Ma il giorno dell'appuntamento ha chiesto un rinvio, che però le è stato posticipato di soli quattro giorni. Ho paura che a forza di rinvii poi mi cancellano dall'elenco. Io il vaccino lo voglio fare. Come è andata a finire? Mi hanno detto che non c'è limite di richieste di rinvio. Ma è meglio non aspettare troppo perché poi c'è il rischio di restare senza dose, ha detto la giovane mamma.
Rita Cammarone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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