«Ha tentato di investirmi con l'auto» Elce, dopo la coltellata un altro episodio

Lunedì 1 Marzo 2021
«Ha tentato di investirmi con l'auto» Elce, dopo la coltellata un altro episodio
LA STORIA
La telefonata in redazione per chiarire, per spiegare. Ma anche per aggiornare la particolare la vicenda dell'uomo ferito con una coltellata a una mano la sera di giovedì a Elce.
«Non era un coltello-spiega chi per l'accusa è il feritore - ma un taglierino che tengo nella giacca della mia divisa quando faccio la consegna delle pizze. L'ho tirato fuori esasperato dagli insulti e dalle minacce. Ho sbagliato, è vero. I carabinieri sanno tutto e hanno il taglierino. Nella colluttazione ho ferito l'altra persona, l'uomo di 28 anni. Che non è un mio rivale in amore, ci tengo a precisarlo. Perché la ragazza che ho aiutato è solo un'amica. Ma c'è di più».
Il c'è di più è accaduto sabato sera, verso le 19,30 sempre nella zona di Elce. «Ho incrociato quella persona- racconta il feritore- aveva la mano fasciata ed era alla guida della sua auto. Ha cercato di investirmi. Io sono sceso dalla scooter e mi sono dovuto riparare dietro un'altra auto per salvarmi. Nel ripartire ha buttato in terra il mio scooter. Qualche ammaccatura, non è un problema. Ho chiamato i carabinieri. Andrò per fare la denuncia».
Una telefonata al centralino dell'Arma sarebbe arrivata anche da parte del rivale. In una strana storia iniziata un paio di mesi fa, che sembrava conclusa e che invece ha avuto una improvvisata fiammata che ha portato una persona di 47 anni a essere indagato con l'accusa di lesioni e porto abusivo di armi e ha fatto finire il ventottenne in ospedale con profonde ferite alla mano.
«Dovete sapere- racconta chi è indagato per le ferite dell'avversario- che tempo fa questa mia amica è venuta a chiedermi aiuto perché aveva auto una discussione con quella persona. Io sono sceso, l'ho fatta entrare. E per tutta riposta quell'uomo ha iniziato a chiamarmi, dicendo che non aveva coraggio a scendere giù, ad aprire la porta. È passato diverse volte per tutta la notte. Una situazione assurda. Poi ci siamo chiariti anche grazi alla mia giovane amica. Pensavo fosse tutto finito. Fino a che giovedì sera è arrivata una telefonata al locale per cui faccio le consegne e mi hanno detto che mi stava aspettando la mai amica che aveva bisogno di auto. La mia compagna mi ha detto di andare, no messo su i vestiti del lavoro dove in tasca tenevo il taglierino e sono partito con lo scooter. Arrivato a metà strada ho rivisto lui che era con un'altra persona. Ha inveito contro di me, non mi sono fermato perché ero preoccupato per la mia amica. Lo attesa sotto casa. Con lui ci siamo incontrati a Elce, mentre tornavo indietro. Mi ha tirato un vecchio tavolino lasciato per il ritiro ingombranti. E lì è nata la colluttazione. Poi sabato sera il tentativo di investimento, davanti alle poste di Elce».
Lu.Ben.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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