Zanin: dialogo con il Veneto, insieme possiamo uscirne

Lunedì 13 Luglio 2020
L'ACCORDO
UDINE A Nordest, dopo l'alleanza tra Regioni per promuovere all'estero insieme mari e spiagge dell'Alto Adriatico, «è il momento di costruire una sinergia ancora più stretta in quella che si presenta come una delle sfide più importanti per il presente e il futuro: l'internazionalizzazione congiunta del sistema imprese, con particolare attenzione all'Europa centro-orientale». Lo ha sostenuto il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, partecipando all'evento che ha ricordato i «50 anni di Veneto» a palazzo Ferro Fini, sede dell'assemblea legislativa della regione confinante con il Friuli Venezia Giulia, e al quale ha partecipato anche il presidente per gli Affari regionali, Francesco Boccia, oltreché il presidente del Consiglio regionale veneto, Roberto Ciambetti. «Le nostre due regioni - ha evidenziato Zanin - stanno dialogando molto bene a ogni livello, da quello istituzionale a quello economico, com'è giusto e logico che sia in considerazione di affinità logistiche e vocazionali, ancora più marcate dopo le ottime gestioni locali dell'emergenza Coronavirus». Il sistema delle imprese delle due regioni «ha molti punti in comune ha aggiunto e perciò Veneto e Friuli Venezia Giulia possono agire insieme per superare gli effetti della crisi post covid-19 grazie a una maggiore penetrazione in mercati di riferimento dove, ora più che mai, l'unione può fare la forza a beneficio delle rispettive economie e, di conseguenza, del benessere complessivo di tutti i cittadini». Ponendo invece lo sguardo all'interno della regione, Zanin è intervenuto sulla riapertura a pieno regime di tutti gli uffici postali a fine dell'emergenza Coronavirus. «È certamente una buona notizia ha affermato -, ma è solo il primo tassello di un processo di riallineamento sul territorio che Poste Italiane ha l'opportunità di sperimentare in Friuli Venezia Giulia. L'obiettivo, infatti, deve essere un servizio più capillare e puntuale, soprattutto laddove le difficoltà sono più evidenti, cioè nei piccoli comuni e, in particolare in quelli montani». Attualmente sono dunque tutti operativi i 331 sportelli che erano aperti a marzo, con 180 sportelli in provincia di Udine, 84 in provincia di Pordenone, 35 a Gorizia e 32 a Trieste. Già lo scorso febbraio, prima del periodo di lockdown che aveva peggiorato la situazione anche per quanto riguarda il servizio postale, Zanin aveva lanciato la sfida ai disservizi nel corso di un incontro a Udine con il Movimento dei sindaci guidato da Markus Maurmair, primo cittadino di Valvasone Arzene. «Ora ora ha concluso il presidente del Consiglio - è il momento di proseguire il confronto attivo e propositivo con Poste italiane, monitorando ogni passaggio al fine di evitare che alle parole non seguano i fatti».
A.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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