VIRUS E ECONOMIA
TRIESTE «Abbiamo deciso di inserire misure straordinarie

Mercoledì 26 Febbraio 2020
VIRUS E ECONOMIA
TRIESTE «Abbiamo deciso di inserire misure straordinarie all'interno di SviluppoImpresa il disegno di legge che arriverà in Aula la prossima settimana». Lo ha annunciato il governatore Massimiliano Fedriga, che ieri a Trieste, assieme al vicegovernatore, Riccardo Riccardi, e agli assessori al Lavoro e alle Risorse agroalimentari, Alessia Rosolen e Stefano Zannier ha incontrato i rappresentanti regionali delle categorie produttive e le organizzazioni sindacali per una valutazione sulle conseguenze economiche e sociali dell'emergenza Coronavirus. «Al governo, invece - ha fatto sapere Fedriga - questa mattina abbiamo chiesto una misura forte, decisa e sostanziosa dal punto di vista economico per aiutare le imprese e i lavoratori della nostra regione», dove si sta registrando «un problema di accesso al credito». Servono, quindi, «linee al credito dedicate ed è necessario intervenire fuori dal de minimis perché in casi di emergenza si può dare una immagine coordinata del Friuli Venezia Giulia». Prevista anche l'istituzione di un tavolo di confronto permanente con le categorie produttive e le organizzazioni sindacali per valutare e concordare le misure che la Regione intende avviare con SviluppoImpresa, monitorare in tempo reale le problematiche che riscontrano gli operatori, fornire loro chiarimenti e delucidazioni anche in relazione all'ordinanza che resta in vigore, salvo emergenze, fino a domenica 1 marzo.
ALBERGHI IN CRISI
Sul fronte lavoro, con l'avvallo del Governo, la Regione intende ricorrere agli ammortizzatori sociali, quali la cassa integrazione in deroga, per sostenere quei settori economici che registrano maggiori difficoltà. «Invierò una lettera al ministero del Lavoro - ha anticipato il governatore - per sollevare le criticità segnalate dalle aziende e per quel che riguarda la possibilità di attivare la cassa integrazione in deroga e la Cigo». A soffrire particolarmente è il turismo con il comparto alberghiero che segna fino all'80% di cancellazioni delle prenotazioni per le città e fino al 95% per la montagna, l'industria che soffre per la mancanza di componentistica in gran parte importata dalla Cina, il commercio e il trasporto delle merci. «Siamo quasi sull'orlo del collasso ha detto la presidente di Federalberghi Fvg Paola Schneider siamo al disastro e il 29 febbraio chiuderanno moltissimi alberghi in tutta l'area montana proprio perché non c'è più gente». Emergenza anche dal punto di vista delle presenze straniere: «Anche tutto il turismo dell'Est sta venendo meno, perché nei Paesi di origine viene richiesto di compiere un periodo di quarantena» dunque «abbiamo chiesto alla Regione di potere aprire un tavolo di crisi proprio per la montagna anche per far fronte al caso di licenziamenti del nostro personale». Conclude Schneider: «E' impossibile ormai che i turisti tornino dal 1 di marzo. Ormai c'è una psicosi, soprattutto all'estero nei confronti dell'Italia e del Friuli Venezia Giulia». A tutte le categorie economiche verrà esteso l'osservatorio sugli effetti economici legati al Coronavirus che la Regione ha avviato con Confindustria Fvg. Tutti i poli sciistici sono aperti e viene garantita ogni giorno l'igienizzazione delle cabinovie. Commenta Sergio Bolzonello (Pd): «La psicosi uccide l'economia regionale, sono necessari fondi di rotazione per imprese e turismo dando la mia disponibilità a contribuire alla stesura delle norme». Franco Mattiussi (Fi) promuoverà, invece, un emendamento al disegno di legge Sviluppoimpresa che prevederà la possibilità di presentare richiesta per una moratoria di almeno 12 mesi sulle rate del Fondo di rotazione per iniziative economiche «sul quale possiamo agire limitando i pagamenti ai soli interessi».
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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