VIGILI DEL FUOCO
UDINE Prosegue anche in regione, dopo il successo che ha avuto il sit-in di venerdì scorso in Piazza Unità d'Italia a Trieste, come tanti altre iniziative analoghe a Roma davanti alla Camera e in tutta Italia, la mobilitazione dei vigili del fuoco. «Abbiamo portato in piazza e all'attenzione delle autorità la questione delle inderogabili richieste di perequazione ai trattamenti economici e previdenziali alle altre forze di sicurezza, secondo una riconosciuta legittima nostra peculiarità, di maggiori tutele dagli infortuni e dalle malattie professionali, del ripianamento delle carenze di personale e della revisione delle piante organiche secondo le reali esigenze dei nostri territori», dicono Cesare Palmucci, Fp Cgil, Delfio Martin, Fns Cisl, Adriano Bevilacqua, UilPa e Marco Scarantino, Confsal.
«Tanti vigili del fuoco hanno voluto essere presenti, tra i quali anche non iscritti alle nostre sigle, a testimonianza di quanto siano stati sentite e meritevoli di supporto le tematiche che abbiamo affrontato. Una delegazione unitaria ha partecipato all'incontro in Prefettura con prefetto e sindaco di Trieste, mentre una seconda è stata ricevuta dal presidente e dai capigruppo del Consiglio regionale. I nostri interlocutori hanno dimostrato da subito sentita attenzione per le nostre problematiche. Sollecitati, si sono impegnati ad intercedere presso i rispettivi rappresentanti in Parlamento affinché promuovano una soluzione privilegiata nelle assegnazioni di personale per i comandi regionali. Inoltre si sono impegnati a concedere ai vigili del fuoco, tramite un'iniziativa legislativa politicamente trasversale, la gratuità del trasporto ferroviario regionale», proseguono i sindacalisti
Riguardo ai rapporti con la Protezione civile e il Soccorso alpino e speleologico, «i Consiglieri hanno convenuto sull'esigenza che vadano chiariti e sviluppati attraverso un confronto diretto e l'avvio di tavoli tecnici dei quali saremo attori accreditati. Un percorso ben diverso da quello ottenuto da altre sigle, che hanno scelto la strada di un controproducente scontro normativo». A seguito della manifestazione di venerdì scorso, i sindacati sciopereranno domani dalle 16 alle 20, il 2 dicembre dalle 10 alle 14, il 12 dicembre dalle 16 alle 20 e infine il 21 dicembre dalle 10 alle 14.
© RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE Prosegue anche in regione, dopo il successo che ha avuto il sit-in di venerdì scorso in Piazza Unità d'Italia a Trieste, come tanti altre iniziative analoghe a Roma davanti alla Camera e in tutta Italia, la mobilitazione dei vigili del fuoco. «Abbiamo portato in piazza e all'attenzione delle autorità la questione delle inderogabili richieste di perequazione ai trattamenti economici e previdenziali alle altre forze di sicurezza, secondo una riconosciuta legittima nostra peculiarità, di maggiori tutele dagli infortuni e dalle malattie professionali, del ripianamento delle carenze di personale e della revisione delle piante organiche secondo le reali esigenze dei nostri territori», dicono Cesare Palmucci, Fp Cgil, Delfio Martin, Fns Cisl, Adriano Bevilacqua, UilPa e Marco Scarantino, Confsal.
«Tanti vigili del fuoco hanno voluto essere presenti, tra i quali anche non iscritti alle nostre sigle, a testimonianza di quanto siano stati sentite e meritevoli di supporto le tematiche che abbiamo affrontato. Una delegazione unitaria ha partecipato all'incontro in Prefettura con prefetto e sindaco di Trieste, mentre una seconda è stata ricevuta dal presidente e dai capigruppo del Consiglio regionale. I nostri interlocutori hanno dimostrato da subito sentita attenzione per le nostre problematiche. Sollecitati, si sono impegnati ad intercedere presso i rispettivi rappresentanti in Parlamento affinché promuovano una soluzione privilegiata nelle assegnazioni di personale per i comandi regionali. Inoltre si sono impegnati a concedere ai vigili del fuoco, tramite un'iniziativa legislativa politicamente trasversale, la gratuità del trasporto ferroviario regionale», proseguono i sindacalisti
Riguardo ai rapporti con la Protezione civile e il Soccorso alpino e speleologico, «i Consiglieri hanno convenuto sull'esigenza che vadano chiariti e sviluppati attraverso un confronto diretto e l'avvio di tavoli tecnici dei quali saremo attori accreditati. Un percorso ben diverso da quello ottenuto da altre sigle, che hanno scelto la strada di un controproducente scontro normativo». A seguito della manifestazione di venerdì scorso, i sindacati sciopereranno domani dalle 16 alle 20, il 2 dicembre dalle 10 alle 14, il 12 dicembre dalle 16 alle 20 e infine il 21 dicembre dalle 10 alle 14.