VIGILI DEL FUOCO
UDINE Prosegue anche in regione, dopo il successo che ha avuto

Mercoledì 20 Novembre 2019
VIGILI DEL FUOCO
UDINE Prosegue anche in regione, dopo il successo che ha avuto il sit-in di venerdì scorso in Piazza Unità d'Italia a Trieste, come tanti altre iniziative analoghe a Roma davanti alla Camera e in tutta Italia, la mobilitazione dei vigili del fuoco. «Abbiamo portato in piazza e all'attenzione delle autorità la questione delle inderogabili richieste di perequazione ai trattamenti economici e previdenziali alle altre forze di sicurezza, secondo una riconosciuta legittima nostra peculiarità, di maggiori tutele dagli infortuni e dalle malattie professionali, del ripianamento delle carenze di personale e della revisione delle piante organiche secondo le reali esigenze dei nostri territori», dicono Cesare Palmucci, Fp Cgil, Delfio Martin, Fns Cisl, Adriano Bevilacqua, UilPa e Marco Scarantino, Confsal.
«Tanti vigili del fuoco hanno voluto essere presenti, tra i quali anche non iscritti alle nostre sigle, a testimonianza di quanto siano stati sentite e meritevoli di supporto le tematiche che abbiamo affrontato. Una delegazione unitaria ha partecipato all'incontro in Prefettura con prefetto e sindaco di Trieste, mentre una seconda è stata ricevuta dal presidente e dai capigruppo del Consiglio regionale. I nostri interlocutori hanno dimostrato da subito sentita attenzione per le nostre problematiche. Sollecitati, si sono impegnati ad intercedere presso i rispettivi rappresentanti in Parlamento affinché promuovano una soluzione privilegiata nelle assegnazioni di personale per i comandi regionali. Inoltre si sono impegnati a concedere ai vigili del fuoco, tramite un'iniziativa legislativa politicamente trasversale, la gratuità del trasporto ferroviario regionale», proseguono i sindacalisti
Riguardo ai rapporti con la Protezione civile e il Soccorso alpino e speleologico, «i Consiglieri hanno convenuto sull'esigenza che vadano chiariti e sviluppati attraverso un confronto diretto e l'avvio di tavoli tecnici dei quali saremo attori accreditati. Un percorso ben diverso da quello ottenuto da altre sigle, che hanno scelto la strada di un controproducente scontro normativo». A seguito della manifestazione di venerdì scorso, i sindacati sciopereranno domani dalle 16 alle 20, il 2 dicembre dalle 10 alle 14, il 12 dicembre dalle 16 alle 20 e infine il 21 dicembre dalle 10 alle 14.
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