Val Rosandra, condannati Luca Ciriani e Berlasso

Martedì 14 Febbraio 2017
TRIESTE - Condannati in appello per i lavori di deforestazione eseguiti dalla Protezione civile in Val Rosandra nel 2012. Sei mesi e 18mila euro di ammenda e un risarcimento alle associazioni ambientaliste è la pena inflitta a Luca Ciriani, all'epoca dei fatti vicepresidente della Giunta regionale guidata da Renzo Tondo e all'allora capo della Protezione civile Guglielmo Berlasso. Condannati anche i funzionari Cristina Trocca e Adriano Morettin.
Tutti e quattro (difesi dagli avvocati Caterina Belletti, Luca Ponti e Paolo Pacileo) vennero assolti in primo grado dal giudice monocratico Marco Casavecchia, il 29 febbraio dello scorso anno dopo quasi quattro anni di processo, per non aver commesso il fatto e perché il fatto non costituisce reato. Ieri pomeriggio a ribaltare totalmente il verdetto in prima istanza, è stata la Corte d'Appello presieduta dal giudice Donatella Solinas. L'accusa per gli imputati era quella di aver distrutto un habitat protetto e il Pm Antonio Miggiani aveva chiesto, per tutti e quattro, un anno di arresto. «Da qua in poi nessuno firmerà più nulla a scanso di responsabilità» commenta Belletti ricordando che il decreto firmato da Ciriani «venne validamente accertato da ben due organi». «Attendiamo le motivazioni ma così si crea uno stallo dell'attività amministrativa».
L'ex vicepresidente della Regione, oggi consigliere regionale di Fratelli d'Italia, fa inoltre sapere l'avvocato, «intende rinunciare sin da ora alla prescrizione». Le difese hanno intenzione di ricorrere in Cassazione. Esultano le associazioni ambientaliste che fin dall'inizio hanno parlato di «scempio» accogliendo favorevolmente le condanne.
Elisabetta Batic
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