Vagoni in viaggio da soli Perizia per capire le cause

Mercoledì 22 Maggio 2019
IL CASO
UDINE Sarà una perizia a spiegare perché, nella tarda mattinata di lunedì, sei vagoni ferroviari si siano mossi da soli dallo scalo ferroviario di Udine e abbiano percorso diversi chilometri prima di arrestarsi in provincia di Gorizia, tra Capriva e Cormons. «La dinamica presenta diversi punti ancora non chiari» ha affermato il Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo. La prima informativa dell'episodio, redatta dalla Polizia ferroviaria, è stata recapitata sul suo tavolo e il suo ufficio, come annunciato subito dopo lo scampato pericolo, è già pronto ad aprire un'inchiesta sul caso. Il fascicolo è stato affidato al pubblico ministero di turno Lucia Terzariol che ha iniziato a studiare gli atti per valutare come procedere. Pericolo di disastro ferroviario l'ipotesi di reato che la magistratura friulana è al momento intenzionata a rubricare, resta da stabilire a carico di chi. Il fascicolo, infatti, non sembra destinato a essere aperto al momento a carico di ignoti. «Stiamo valutando nei confronti di chi iscrivere il fascicolo», si limita a precisare De Nicolo. In una fase come questa delle indagini l'iscrizione avviene anche a garanzia degli stessi indagati proprio per consentire di partecipare agli atti irripetibili.
GLI ACCERTAMENTI
I primi accertamenti sono stati subito avviati dalla Polizia ferroviaria. Il prossimo passo sarà invece, con ogni probabilità, l'affidamento da parte della Procura di un incarico a un ingegnere per l'espletamento di una perizia dinamica necessaria a fugare tutti i dubbi e a fare luce su tutti i punti ancora oscuri che consentano di capire cosa è accaduto e, soprattutto, se vi siano responsabilità attribuibili a qualcuno. L'incarico verrà affidato a un ingegnere esperto di tematiche ferroviarie e legate alla movimentazione dei vagoni. Allo stato, dunque, i sei vagoni rimangono sotto sequestro in un'area nei pressi della stazione ferroviaria di Gorizia, in direzione Trieste, dove sono stati portati ieri dopo essere stati agganciati e recuperati lunedì da un locomotore partito da Gorizia che li ha intercettati nell'area tra Capriva e Cormons. É lì che i carri merci si erano fermati dopo aver percorso a velocità ridotta una ventina di chilometri, favoriti dalla pendenza del terreno. Nel loro percorso i mezzi hanno attraversato anche alcuni binari, presidiati per ragioni di sicurezza anche da personale dei Vigili del fuoco. Sempre per ragioni di sicurezza, a scopo precauzionale, era stata evacuata anche la stazione ferroviaria di Gorizia nell'eventualità, assolutamente remota, che i vagoni potessero raggiungerla. Fortunatamente infatti l'allarme è rientrato senza che si siano verificati danni né a cose né a persone. La Procura di Udine si confronterà anche con quella di Gorizia per valutare la competenza dell'indagine che, probabilmente, dovrebbe rimanere nel capoluogo friulano.
Elena Viotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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