Vaccini, scoperta in regione un'autocertificazione falsa

Venerdì 21 Settembre 2018
LA VICENDA
UDINE Al termine dei controlli dei Nas nelle scuole del Friuli Venezia Giulia, in regione è stata riscontrata una sola falsa autocertificazione per le vaccinazioni obbligatorie nel goriziano con conseguente uscita dall'asilo per il bimbo per cui è stato certificato il falso. A rendere noti gli esiti dei controlli dei Nas è il ministero della Salute ricordando che la fattispecie di reato contestata è il falso ideologico commesso da privato in atto pubblico. Complessivamente in regione sono state 61 le scuole dove i militari del Nucleo antisofisticazione hanno preso a campione, tra il 4 e il 14 settembre, certificazioni ed autocertificazioni di regolare adempimento degli obblighi vaccinali dei minori presentate dai genitori alle segreterie degli istituti scolastici con i dati in possesso delle competenti Aziende sanitarie.
257 le autocertificazioni controllate in Fvg e 50 le certificazioni delle avvenute vaccinazioni, con una sola segnalazione all'autorità giudiziaria. Archiviati i controlli delle forze dell'ordine, ora scuole e aziende sanitarie dovranno fare il punto sulle certificazioni vere, ma non sufficienti per far proseguire ai bambini l'anno scolastico. «Ci sono diversi casi di documenti che dichiarano il vero sui vaccini eseguiti, ma questi non sono completi - spiega il direttore del dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine, Giorgio Brianti. Alcuni genitori hanno sì certificato in buona fede i vaccini dei figli, ma si tratta di vaccinazioni incomplete, non le 10 necessarie come richiesto dalla legge Lorenzin». «Per questi casi, se non si mettono in regola, scatterà la sanzione» aggiunge Brianti. E proprio due giorni fa in Regione è stata messa a punto la procedura sanzionatoria. «L'obiettivo è di partire tutti insieme spiega Brianti in maniera omogenea su tutto il territorio regionale». Altra grana da affrontare per gli ambulatori vaccinali, ora, è quella delle prenotazioni tattiche che non sono poche come conferma Brianti e le aziende sanitarie non ci stanno e iniziano a mettere limiti al numero di appuntamenti rimandati, «dopo qualche avviso diciamo basta e scatta la sanzione». È questo, infatti, il trucco legale adottato da molti genitori per poter autocertificare la prenotazione per le vaccinazioni, salvo poi rimandare l'appuntamento più di una volta. Nonostante il caos, i sanitari sono tutto sommato soddisfatti, «l'87% è favorevole ai vaccini dice Brianti e il restante 13% è costituto per lo più dagli indecisi, ma non contrari per principio alle vaccinazioni. Per loro abbiamo organizzato una serie di colloqui in seguito ai quali anche i dubbiosi hanno proceduto a mettersi in regola. Rimane circa un 1% di contrari - aggiunge - i cosiddetti no vax, ma nonostante siano pochi, creano complicazioni». Ci vorrà ancora un po' di tempo per verificare tutte le autocertificazioni vere ma non valide che potrebbero comportare l'uscita dalle aule delle scuole materne di altri bambini oltre a quelli a cui già non è stato permesso l'accesso sin dal primo giorno di scuola. E ora si accelera sui controlli di scuole e Aas su tutti gli alunni entro la fine di quest'anno scolastico, «prima che si sommino i nuovi studenti».
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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