Vaccini nei luoghi isolati E da lunedì ok ai 40enni

Giovedì 13 Maggio 2021
LA CAMPAGNA
UDINE Portare i vaccini nei paesi. Affiancare la logica dei grandi hub (le due Fiere, di Udine e Pordenone, ma anche palazzetti e altre strutture ormai sorte in tutta la regione) a quella della prossimità, delle dosi porta a porta, senza far spostare la gente. È pronta a cambiare in questo senso la campagna vaccinale del Friuli Venezia Giulia. E la chiave sarà rappresentata da delle unità mobili, che come le Usca (le squadre che curano il Covid a casa) si muoveranno per delle vere e proprie missioni: partiranno, vaccineranno e torneranno alla base. L'obiettivo è quello di incrementare l'adesione invogliando più persone a immunizzarsi, contando soprattutto sul concetto di prossimità.
IL PIANO
La macchina organizzativa della Regione è quasi pronta. «Stiamo organizzando un'operazione che riguarderà soprattutto i piccoli comuni, le comunità isolate», spiega il vicepresidente del Fvg, Riccardo Riccardi. «Stiamo ancora studiando i dettagli del piano, ma siamo convinti che si possa affiancare la campagna vaccinale nei grandi centri a operazioni mirate per raggiungere più persone». Le unità mobili potranno disporre delle dosi di tutte le case produttrici, dal momento che il vaccino più comodo, cioè il monodose Johnson&Johnson, non è ancora presente in quantità sufficienti per garantire un uso esclusivo. Quanto ai comuni che saranno interessati dalla vaccinazione porta a porta, non c'è ancora una mappa ufficiale. Ma è molto probabile che si includa ad esempio la montagna pordenonese, luogo tra i più isolati della regione. E ancora alcuni paesi delle valli carniche, così come del Canal del Ferro e della Valcanale. Occhi poi sulle Valli del Natisone e i paesi di confine con la slovenia.
L'ESTENSIONE
Intanto c'è una novità per quanto riguarda gli over 50. «Il servizio sanitario regionale e le aziende che ne fanno parte stanno aggiornando il sistema di prenotazione delle vaccinazioni per il Covid-19 quindi già da domani potranno prenotare l'inoculazione tutti i cittadini con almeno 50 anni d'età, ovvero fino all'anno di nascita 1971». Lo ha confermato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla salute, Riccardo Riccardi, chiarendo che «non sarà più necessario aver compiuto i 50 anni, ma sarà sufficiente essere nati fino al 1971 compreso. In questo modo apriamo quindi ulteriormente le agende vaccinali, favorendo l'immunizzazione di massa. La nostra Regione è sempre stata molto attenta al rispetto delle direttive e delle indicazioni inerenti le categorie e le fasce d'età per l'accesso alla campagna vaccinale, quindi quest'azione allarga ulteriormente il bacino dei soggetti vaccinabili, in attesa di ulteriori indicazioni di parte del generale Figliuolo».
IL FUTURO
«Dal 17 maggio pensiamo di poter aprire le agende anche per le persone che hanno più di 40 anni», ha detto ieri il presidente Fedriga a Un giorno da pecora. «Appena aprirà anche questa fase, non esiterò un attimo e correrò a prenotarmi tramite la nostra webapp, che è comodissima». Sempre Fedriga, poi, ha commentato la situazione della vaccinazione in Friuli Venezia Giulia: «Sugli over 50 abbiamo una buona adesione, molto alta specie nei primi giorni. AstraZeneca? Noi lo stiamo usando molto bene. Abbiamo dovuto chiedere altre consegne altrimenti l'avremmo terminato».
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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