Vaccini, battaglia legale per un bimbo

Sabato 21 Settembre 2019
Vaccini, battaglia legale per un bimbo
IL CASO
UDINE Continua ad animare la cronaca la normativa riguardante l'obbligo vaccinale dei bambini per frequentare le scuole. Lo dimostra la vicenda di un genitore di un bambino di 4 anni, la cui frequenza alla scuola dell'infanzia è stata sospesa nel marzo scorso da un Istituto scolastico della regione. Il genitore, assistito da un avvocato del Foro di Udine, da allora ha in corso un contenzioso civile con il ministero della Pubblica Istruzione ed è in attesa della decisione del Tribunale di Trieste, dopo che già ad agosto un'ordinanza di un giudice dello stesso Tribunale gli è stata sfavorevole. Tale ordinanza, spiega il genitore in una lettera in cui racconta la sua storia, «ha rigettato il ricorso cautelare richiesto da noi a fine marzo» perché «ha ritenuto non sussistere alcuna posizione di diritto soggettivo da parte dei ricorrenti, i quali sarebbero titolari invece di un semplice interesse legittimo». Sul punto il genitore ha depositato il 13 settembre un reclamo chiedendo al Collegio di Trieste un riesame dell'ordinanza e il pronunciamento del Tribunale è atteso ai primi di ottobre, a venti giorni cioè del deposito del reclamo. Nel reclamo il genitore ribadisce «la questione di legittimità costituzionale» della legge 119/2017 riguardante la vaccinoprofilassi, «soprattutto in riferimento alla discriminazione di accesso scolastico relativa alla fascia di età 3-6 anni» e chiede «la reintegra immediata dell'alunno sospeso».
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