Vaccini, 10.530 dosi promesse per lunedì

Giovedì 21 Gennaio 2021
LA SITUAZIONE
UDINE Sono arrivate, con un giorno di ritardo, le dosi del vaccino Pfizer previste dal piano nazionale per il Friuli Venezia Giulia. All'appello mancavano 4.680 fiale che sono state affidate ieri ai cinque ospedali della regione portando a 7.020 la quantità a disposizione. Altre 10.530 dosi sono state garantite per lunedì 25 gennaio. Una quantità che servirà a proseguire con i richiami dei vaccini già somministrati agli operatori sanitari, il personale e gli ospiti delle case di riposo ovvero i soggetti inseriti nella prima fase del piano operativo che, a martedì sera, vedeva 33.471 dosi inoculate sulle 39.655 disponibili, pari all'84,4 per cento. Analizzando l'andamento sono stati 23.756 gli operatori sanitari e sociosanitari vaccinati, mentre la fascia d'età che ha aderito maggiormente è quella tra i 50 e 59 anni, seguita da quella tra i 40 e 49.
LA REDISTRIBUZIONE
Un problema, quello che riguarda la consegna delle fiale, che ha penalizzato diverse regioni d'Italia e tra queste anche la nostra, la quale ha subito un taglio del 54% delle quantità promesse. A tal proposito, dopo l'incontro di martedì sera tra Governo e Regioni con l'annuncio di un piano di riequilibrio nella distribuzione, ieri tra i governatori è stato pianificato l'accordo di solidarietà che prevede il via alla ripartizione tra regioni, considerando che Pfizer ha deciso unilateralmente a chi togliere di più e a chi meno. Il presidente della conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, ha dichiarato che «alcune regioni sono state penalizzate più di altre dai ritardi Pfizer», citando in particolare Lombardia e Fvg. Intanto sei governatori della Lega, tra i quali Fedriga, se la sono presa con l'esecutivo: «Abbiamo dimezzato il numero dei vaccini anti Covid perché non abbiamo sufficienti dosi e personale medico. Invece di cercare i voti in Parlamento, Conte, se ancora è presidente del Consiglio, si assuma la responsabilità di risolvere la questione», hanno scritto in una nota congiunta. Per affrontare la questione e i possibili danni correlati al comportamento della casa farmaceutica, il Governo ha anche attivato l'avvocatura generale dello Stato per valutare i diversi profili di responsabilità della Pfizer e le possibili azioni da intraprendere.
IL CONTAGIO
Nel frattempo l'andamento della pandemia nelle ultime 24 ore in regione registra per lo più dati negativi, con il tasso di positività in lieve aumento rispetto al giorno precedente così come il numero di vittime. Su 7.565 tamponi molecolari effettuati sono stati rilevati 464 nuovi contagi con una percentuale di positività del 6,13%. Sono inoltre 3.255 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 208 casi (6,39%). I decessi registrati sono 26, di cui 16 in provincia di Udine. Dall'inizio della pandemia le vittime ammontano a 2.157, con la seguente suddivisione territoriale: 512 a Trieste, 1010 a Udine, 487 a Pordenone e 148 a Gorizia. Si riducono a 58 (-5) i ricoveri nelle terapie intensive mentre aumentano quelli in altri reparti: 693 (+2). I totalmente guariti sono 46.162, i clinicamente guariti salgono a 1.395, mentre diminuiscono le persone in isolamento, che risultano 11.580. Dall'inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive 62.045 persone con la seguente suddivisione territoriale: 12.672 a Trieste, 27.247 a Udine, 13.782 a Pordenone, 7.567 a Gorizia e 777 da fuori regione.
I FOCOLAI
Nel settore delle residenze per anziani sono stati rilevati 30 casi di positività tra le persone ospitate nelle strutture regionali, mentre gli operatori sanitari risultati contagiati all'interno delle stesse strutture sono in totale 12. Preoccupa ancora la casa di riposo di San Daniele del Friuli: dai 12 di sabato, gli ospiti contagiati sono passati a 18. Tre dei nuovi casi di positività si sono registrati tra domenica e lunedì, altri tre martedì Sul fronte del Sistema sanitario regionale (Ssr), da registrare nell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale le positività al Covid di un terapista della riabilitazione, sei infermieri e due medici; nell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina di un tecnico radiologo, tre infermieri, un assistente sociale e cinque operatori socio sanitari; nell'Azienda sanitaria del Friuli occidentale, di un operatore tecnico. Infine, da segnalare la positività di due persone di rientro dal Kosovo e una dalla Svizzera.
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