Uti, i sindaci ribelli contro Bolzonello

Mercoledì 25 Aprile 2018
Uti, i sindaci ribelli contro Bolzonello
POLITICA
UDINE Prese di posizione sull'apertura dei negozi il 25 aprile e il I maggio, punture o sciabolate reciproche sui big di tutti gli schieramenti che in questi giorni, e fino a venerdì, stanno calando in Friuli Venezia Giulia da Roma, assunzioni di impegno con le categorie, a partire da quella degli agricoltori. I candidati alla presidenza del Friuli Venezia Giulia stanno vivendo come in un mulinello questi ultimi giorni di campagna elettorale e a mobilitarsi sono anche i candidati consiglieri. Come è accaduto ieri sera a Basiliano dove alcuni sindaci e già sindaci di Centrodestra, tra i quali Piero Mauro Zanin primo cittadino di Talmassons e ora candidato in Regione dopo essere stato a capo dei primi cittadini anti Uti, hanno promosso un incontro dal titolo «Per la comunità e il Friuli fuori dalle in... Uti... li, durante il quale è maturato un siluro per il candidato presidente di centrosinistra, Sergio Bolzonello. A offrire il destro la sindaco di Bertiolo Eleonora Viscardis, presente con i primi cittadini di Codroipo Fabio Marchetti e di Pasian di Prato Andrea Pozzo, che ha reso noto l'ultimo anno dell'amministrazione uscente in fatto di Uti.
IL NODO UTI
«Abbiamo ricevuto ieri la notifica da parte della Regione, firmata dal presidente pro tempore Sergio Bolzonello, che l'amministrazione ha ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che, sostanzialmente, ha dato ragione al Consiglio comunale di Bertiolo sulla decisione di uscire dall'Uti del Friuli centrale», ha affermato Viscardis. Una notizia che ha aperto le cataratte degli storici oppositori della riforma delle autonomie locali. «Un atto che mostra tutta l'ambiguità di Bolzonello ha tuonato Zanin -, il quale va dicendo in questi giorni che il suo primo atto, qualora diventasse presidente, sarebbe quello di riunire tutti i sindaci per riaprire la partita sulle Uti e in contemporanea firma un ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione di un Consiglio comunale e lo fa a quattro giorni dalla scadenza della legislatura». Un attacco, ovviamente, sottoscritto da Marchetti e Pozzo e da Viscardis. «Un atto che dimostra come se vincerà Bolzonello sulle Uti non cambierà proprio nulla ha sostenuto la sindaco di Bertiolo , nemmeno la non obbligatorietà della adesione su cui c'è già stata una sentenza a maggio 2016». Da Centrosinistra rispondono con bordate sulla visita di Silvio Berlusconi in Friuli Venezia Giulia, che ieri ha cominciato il suo tour da Pordenone, e sulle «uscite» del leader della Lega Nord, Matteo Salvini, attaccato da Bolzonello che ha stigmatizzato quel «faremo una passeggiata su Roma» detta dall'esponente del Carroccio alla vigilia della festa della Liberazione: «Lo trovo semplicemente vomitevole», ha affermato Bolzonello. Concentrato su Berlusconi, invece, il segretario del Pd regionale Salvatore Spitaleri: «Ci avevano promesso la rivoluzione e ora ci portano Silvio Berlusconi in regione per quattro giorni ha sostenuto il segretario: cosa pensa il giovane Max dell'arrivo di papi Silvio? Se ne terrà alla larga imbarazzato o ci delizierà con abbracci e selfie?». Secondo Spitaleri «la verità è che Fedriga e Berlusconi sono «la medesima cosa: stessa faccia stessa razza».
NEGOZI
Si occupa di negozi aperti anche nei giorni di festa, come oggi e martedì prossimo, il candidato M5S, Alessandro Fraleoni Morgera, che ha ricordato come «siano passati 5 anni da quando il M5S ha depositato a Roma la proposta di legge per superare il regime di liberalizzazione selvaggia che consente ai centri commerciali e alla grande distribuzione di rimanere aperti tutti i giorni dell'anno - festivi compresi - come accadrà infatti il 25 aprile e il 1. maggio». Critico sulle aperture festive anche Bolzonello, che da assessore ha promosso persino una legge per la chiusura in occasione di 10 festività, norma poi impugnata dallo Stato: «Si tratta ha ribadito ieri di una scelta di civiltà. Dovremmo avere il coraggio di copiare la Germania». Mentre Bolzonello e Fraleoni Morgera ieri hanno sottoscritto le proposte-richieste di Coldiretti, il candidato presidente per il Patto per l'autonomia Sergio Cecotti ha incontrato l'Ance Fvg, sostenendo che «il Trentino-Alto Adige ha ottenuto recentemente una norma di attuazione dello Statuto speciale che gli consente di scrivere, con legge regionale, il suo codice di appalti, in difformità da quello che è il codice degli appalti generale, che vale su tutto il territorio dello Stato. Il Friuli-Venezia Giulia può fare altrettanto ha spiegato , ottenendo che una quota significativa delle opere venga affidata alle imprese della regione che pagano le tasse qui e permettono di far riaffluire una parte delle risorse spese nel bilancio regionale».
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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