Uti, i sindaci ribelli cercano alleati nel Pd

Martedì 21 Novembre 2017
Uti, i sindaci ribelli cercano alleati nel Pd
UNIONI TERRITORIALI
UDINE Questa volta l'obiettivo non è solo la Giunta Serracchiani e la sua «sbagliata» riforma degli enti locali, ma anche i primi cittadini che «continuano a definirsi critici nei confronti delle Unioni ma si siedono attorno al tavolo per avere le risorse». I sindaci un tempo definiti «ribelli» rispetto alla riforma degli enti locali ridanno così appuntamento per domani dalle 10 nella sede del Consiglio regionale in piazza Oberdan a Trieste, per manifestare contro la prosecuzione dell'attuazione di una norma che lo stesso candidato presidente in pectore del Pd, Sergio Bolzonello, «annovera tra le riforme fatte così così o male», tuona uno dei sindaci ribelli, il primo cittadino di Talmasson, Pier Mauro Zanin. Questa volta, però, lui e gli altri che hanno battagliato negli ultimi tre anni, anche a suon di carte bollate e di sentenze del Tar, vorrebbero avere un riscontro dai sindaci che si dicono critici, ma non si muovono. «È un atteggiamento trasversale ricorda Zanin -, che interessa i sindaci di Trieste, Pordenone, perfino il sindaco Ziberna di Gorizia che da consigliere regionale ha votato contro la riforma». Se questo è l'elenco nel campo del Centrodestra, Zanin lo fa lungo pescando anche nel campo del Centrosinistra: «Il sindaco di Mereto di Tomba, di Valvasone-Arzene, di Carlino, solo per citarne alcuni». A tutti questi, ora i «ribelli» propongono un'azione comune «non per ritirare la riforma prosegue il primo cittadino di Talmassons -, ma per fermarsi nella sua attuazione fino alle prossime elezioni regionali. Smettiamo di fare danni prosegue -. Ognuno ora si impegni nella propria proposta di modifica da sottoporre ai cittadini e poi saranno loro a indicare con il voto da che parte dobbiamo andare». Ulteriore motivo, dal suo punto di vista, per una salutare pausa è il fatto che «questa riforma è riuscita a mettere i sindaci uno contro l'altro, comportamento che non era mai accaduto a memoria. La manifestazione, quindi, vuole essere un invito a riprendere le relazioni positive e costruttive che ci sono sempre state tra i primi cittadini. Perché se non si riannodano i rapporti considera Zanin sarà difficile poter attivare servizi condivisi». Per domani i sindaci ribelli stanno preparando anche un dossier per «dimostrare che non è vero che con la riforma si è risparmiato, nonostante ciò che sostiene l'assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin».
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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