Unioni territoriali, parte l'opera di demolizione

Giovedì 21 Giugno 2018
Unioni territoriali, parte l'opera di demolizione
IN COMMISSIONE
TRIESTE Braccio di ferro in 5. Commissione del Consiglio regionale sulle norme urgenti in materia di funzioni delle Uti tra attuale e passata maggioranza. L'opposizione di centrosinistra ha ottenuto che vengano svolte le audizioni di Cal, Uncem, Anci e di un rappresentante dei sindaci che non ha aderito ad alcuna Unione martedì prossimo assieme al proseguo dell'esame del provvedimento (illustrato ieri dall'assessore Pierpaolo Roberti) e alla sua approvazione. Una convocazione che l'Aula, il giorno prima, sarà chiamata a dichiarare urgente. Il dispositivo prevede la cancellazione della scadenza del primo luglio prossimo per il completamento dell'esercizio associato delle funzioni comunali lasciando la massima discrezionalità alle Uti stesse e la responsabilità in capo ad ogni singola assemblea. In linea di massima, nessuna nuova scadenza nonostante l'emendamento ad hoc dei consiglieri dem Franco Iacop e Francesco Russo (affiancati da Furio Honsell di Open-Sinistra Fvg) che indicavano quale data quella del primo luglio 2019.
LE MODIFICHE
«E' una prima modifica urgente ha spiegato Roberti ma lo spostamento di un anno non lo trovo opportuno. Non imponiamo nulla, vogliamo dare la possibilità di scegliere e prenderemo il tempo necessario per altre modifiche». Honsell per primo ha chiesto le audizioni sulla situazione e di sapere quanti sono i Comuni interessati da una norma «marginale» che, a suo parere, «non tocca il nodo cruciale del personale». Attaccano Russo e Iacop: «Professano dialogo ma alla prova dei fatti, se non fosse per l'insistenza del centrosinistra, questi concetti sarebbero rimasti chiacchiere da campagna elettorale. Si parte dunque con le audizioni di Anci e Cal e questo grazie a noi». Rincara l'ex presidente del Consiglio regionale: «Da un lato la Giunta punta a trovare una timida mediazione, dall'altro la maggioranza preferirebbe cancellare tutto subito senza condivisione». Russo gli fa eco: «Il Cal non ha dato l'intesa, non è un fatto irrilevante. Questa norma raffazzonata serve solo ad andare sui giornali per sventolare una controriforma che non c'è».
L'APERTURA
Apre invece il capogruppo dei Cittadini Tiziano Centis: «Superata la fase di avvio delle Uti, se permangono i principi ispiratori della riforma, dare maggiore autonomia decisionale alle assemblee potrebbe risultare efficace». Mauro Di Bert (Progetto Fvg) ha definito «intelligente e contingente» la scelta di eliminare il termine temporale. Per Claudio Giacomelli (FdI) «è una norma di profonda unità, fermiamo le cose in attesa di una riforma organica» mentre Piero Mauro Zanin (Fi) auspica che questa arrivi entro l'anno ma ammette: «A me sarebbe piaciuta l'abrogazione della legge 26». Favorevoli all'eliminazione della scadenza anche Mauro Capozzella (M5s) e Giampaolo Bidoli (Patto Autonomia).
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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