Una Fabbrica delle mostre per attirare i turisti

Domenica 18 Agosto 2019
Una Fabbrica delle mostre per attirare i turisti
TURISMO CULTURALE
UDINE Creare un'associazione di giovani che si occupi di organizzare mostre culturali: è l'idea cui sta lavorando il gruppo cultura di Progetto Fvg-Identità civica, con il duplice obiettivo di attirare turismo in città e, allo stesso tempo, favorire l'occupazione di laureati e diplomati udinesi. Il piano proposto dalla lista civica parte dal presupposto che, oggi, le mostre culturali sono una calamita che attira visitatori verso una città piuttosto che un'altra e, al di là di luoghi intrinsecamente vocati all'arte, come Roma, Firenze e Venezia, anche città di minor prestigio potrebbero trovare il loro spazio, con conseguenti benefici per le attività economiche legate al turismo e delle attività commerciali dei centri storici. «Per riuscire in questo intento - spiega il gruppo -, queste città si attivano con continue e metodiche inaugurazioni di eventi espositivi, affidati al genio organizzativo di buoni esperti di marketing culturale. Le mostre d'arte sono, quindi, degli strumenti moderni per combattere il processo desertificazione dei centri storici, che destina le città meno attente e provinciali a inevitabile oblio nelle attenzioni dei circuiti turistici culturali.
Udine è una città meno frequentata rispetto ad altre, appunto più vivaci in questo particolare settore, nonostante gli apprezzabili sforzi di tutti gli enti pubblici preposti a realizzare, occasionalmente, mostre d'arte. Il primo obiettivo è, quindi, far entrare Udine fra le importanti città d'arte italiane, con un'iniziativa che intende far diventare Udine un centro d'eccellenza per la produzione di mostre culturali d'arte».
LA PROPOSTA
La proposta è quella di costituire una associazione culturale giovanile che si occupi della creazione e gestione organizzativa di eventi espositivi culturali, centrando così anche l'obiettivo di aiutare i giovani a realizzare, in proprio, esperienze come questa, permettendo loro di costruirne una autentica professione. «Gli esempi da imitare sono Marco Goldin di Linee d'ombra di Treviso, il richiestissimo esperto organizzatore di mostre d'arte (solo moderna, però), che si occuperà di Casa Cavazzini e quello dello straordinario monsignor Geretti, con le sue bellissime mostre a Illegio». Questa nuova fabbrica delle mostre dovrebbe puntare sull'autosostenibilità di ogni operazione, cioè nella ricerca preventiva dell'equilibrio fra costi e ricavi e non sulla richiesta dei soli fondi pubblici per l'attuazione. L'intenzione del gruppo è ora quella di organizzare una tavola rotonda a cui saranno invitati enti pubblici e istituzioni quali il Comune e l'Università di Udine, la Regione e la Fondazione Friuli.
L'ESORDIO
Come primo esempio delle potenzialità dell'iniziativa, si è pensato a una mostra suL Beato Odorico da Pordenone (le cui spoglie sono custodite nell'arca della chiesa del Carmine) e il suo viaggio lungo la via della seta, dato che sull'argomento non è mai stato organizzato alcun evento espositivo. Il missionario friulano partì, nel 1318, per Pechino e, attraverso Tibet, Afghanistan, Persia e Armenia, tornò a casa, si pensa, non prima del 1329: secondo lo studio di Luigi Chiaron (del gruppo cultura Progetto Fvg-Identità Civica). La finestra temporale celebrativa per i 700 anni dal suo viaggio è, quindi, abbastanza ampia da consentire di organizzare una mostra espositiva con materiale documentario sulla presenza di Odorico a Udine, dell'abbigliamento e dell'attrezzatura dell'epoca, di manoscritti sul suo viaggio (la sua relatio fu uno dei testi più diffusi nel Medioevo) e con una parte dedicata alla ricostruzione della sua avventura. L'esposizione, per cui si propone la sede di Palazzo Antonini, potrebbe essere organizzata assieme a Regione Fvg, Comune di Udine, Università di Udine e Arcidiocesi di Udine.
Alessia Pilotto
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