Un parco per le famiglie sul terreno di Cascina Mauroner

Sabato 4 Luglio 2020
Un parco per le famiglie sul terreno di Cascina Mauroner
IL SOPRALLUOGO
UDINE (al.pi.) C'è un parco per bambini nel futuro dell'ex cascina Mauroner. È l'ipotesi che più piace al sindaco Pietro Fontanini, emersa ieri durante un sopralluogo nell'area e il confronto con alcuni residenti della zona. La struttura, testimonianza della Udine contadina di inizio 900, ma anche motivo di preoccupazione per i cittadini che segnalavano bivacchi e spaccio di droga, ha avuto una storia travagliata: dai vari tentativi di recupero, progettati e mai realizzati, fino alla decisione di demolirla, scelta che non tutti hanno accolto positivamente. Alla fine, la storia si è conclusa a metà giugno, con l'abbattimento dei due edifici ormai pericolanti. Ieri mattina,, su iniziativa del consigliere comunale Giovanni Govetto, il sindaco e il suo vice, Loris Michelini sono andati a visionare il terreno su cui sorgevano gli edifici e hanno incontrato alcuni cittadini per un primo confronto sul futuro dell'area: «L'ampio spazio che si è venuto a creare - ha commentato il primo cittadino - rappresenta un'opportunità per tutto il quartiere di Udine Est e per questo va valorizzata in una prospettiva di lungo termine nell'esclusivo interesse dei residenti e dei tanti bambini che ci vivono. Purtroppo oggi alcune zone confinanti con l'area sono di fatto precluse alle famiglie a causa di frequentazioni che tendono a monopolizzare questo luogo incuranti del rispetto della tranquillità altrui. Anche per questo credo che, tra le idee emerse da questo utile incontro, quella della creazione di un parco giochi per bambini recintato e chiuso la sera e durante la pausa pranzo sia il più adatto non solo a rispondere alle esigenze di genitori e bambini, ma anche a garantire il mantenimento, anche attraverso il presidio rappresentato dalla frequentazione dei residenti, della tranquillità e del decoro che questo quartiere si merita».
Michelini, ha invece spiegato come non ci fosse alternativa alla demolizione a causa dei grandi costi di un'eventuale sistemazione: «Quella di abbatterla è stata una scelta in qualche obbligata e dettata dal costo esorbitante di un eventuale recupero che, da una stima fatta dai nostri uffici, si sarebbe aggirato sui dieci milioni di euro, visti i decenni di abbandono dello stabile. Abbiamo comunque intenzione di conservare le colonne d'ingresso come testimonianza della presenza dell'immobile e di collocare dei pannelli con la foto e la storia di questo simbolo di una Udine che non c'è più. Ora si tratta di dare nuova vita all'area confrontandoci con i residenti per capire quali sono le loro necessità e accogliere le loro idee». Il consigliere Govetto ha sottolineato che «il lavoro di sistemazione e riqualificazione della zona rappresenta una grande occasione per il quartiere». Dopo l'estate, verrà coinvolto anche il consiglio di quartiere per definire nel merito il progetto di recupero dell'area; nel frattempo saranno sistemati i vialetti della zona.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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