Un accordo per aiutare le imprese a tentare nuovi mercati senza rischi

Martedì 22 Gennaio 2019
Un accordo per aiutare le imprese a tentare nuovi mercati senza rischi
L'INTESA
UDINE Un accordo per aiutare le imprese a sbarcare su nuovi mercati. Grazie all'intesa tra Confindustria Udine, Confapi Fvg e Sace Simest, le aziende associate potranno accedere, a condizioni dedicate, a strumenti per assicurare crediti e investimenti esteri, garanzie su finanziamenti bancari, finanziamenti a tasso agevolato, partecipazioni nel capitale, ma anche a servizi di factoring e recupero di crediti internazionali. Inoltre, le parti si sono impegnate a realizzare un piano di eventi in-formativi con l'obiettivo di presentare agli imprenditori opportunità e criticità legate alle attività di export e internazionalizzazione o di creare, per le filiere della regione, occasioni di business con importanti buyer esteri. «Export e internazionalizzazione sono due fattori cruciali per la competitività delle nostre imprese. Per aumentare il numero degli esportatori abituali hanno commentato Anna Mareschi Danieli, presidente di Confindustria Udine e Lucia Cristina Piu, direttore Confapi Fvg è necessario mettere a loro disposizione ogni soluzione che permetta di cogliere le opportunità offerte dai mercati internazionali. L'accordo con Sace Simest, che è anche il primo atto della Federazione degli Industriali Friulani, va in questa direzione: agevolare soprattutto le Pmi che compongono il tessuto imprenditoriale friulano a operare sul mercato internazionale». A disposizione delle aziende vi saranno anche due nuovi Sace point nelle sedi di Confindustria Udine e di Confapi Fvg: desk dedicati alle imprese per conoscere le soluzioni Sace Simest e cogliere le opportunità offerte dai mercati esteri». Nel pomeriggio, al termine della conferenza stampa, si è svolto un seminario per le Pmi sugli strumenti del Polo sull'internazionalizzazione e un focus su Cina e India con un collegamento live dagli uffici di Shanghai e Mumbai di Sace Simest.
Capitolo a parte quello su Finest. «Oggi la nostra risposta all'internazionalizzazione delle imprese è Sace. Un domani speriamo di poter usare di più e meglio anche Finest, della quale però occorre attuare una modifica dell'atto istitutivo», ha detto Mareschi Danieli in occasione della firma dell'accordo. «Serve una modifica dell'atto istitutivo di Finest - ha ribadito - per allargarne l'ambito di operatività, anche a livello geografico. A oggi - ha spiegato - Finest può intervenire esclusivamente nel capitale della società internazionalizzata, quindi all'estero, quando l'investimento è già stato fatto. Non può intervenire invece a livello nazionale», cosa che, al contrario, Sace Simest può già fare. La modifica dello statuto richiede un passaggio in Parlamento ma per la presidente di Confindustria Udine questo non è un ostacolo insormontabile. «Il nostro Governatore è molto consapevole della problematica posta per quanto riguarda Finest e ci ha promesso supporto. Sono sicura che qualcosa verrà fatto perché tutte le categorie, le istituzioni, le associazioni sono d'accordo sulla necessità di modifica dell'atto istitutivo. Finest stessa è venuta a chiederci supporto, quindi non vedo perché ciò non debba avvenire».
D.Z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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