«Udine ostaggio degli scalmanati, governo assente»

Martedì 4 Agosto 2020
Non poteva che essere dura la reazione del sindaco alla protesta scoppiata ieri alla Cavarzerani: «Quanto avvenuto ha detto infatti Pietro Fontanini -, è di una gravità assoluta e dimostra ancora una volta che a questi giovanotti delle nostre regole non interessa nulla e che non hanno alcuna intenzione di integrarsi, ma solo farsi mantenere a spese della collettività. Ma soprattutto dimostra la totale assenza del Governo nella gestione dei flussi migratori. Una città come la nostra non può essere tenuta in ostaggio di questi scalmanati e non può certo permettersi un nuovo lockdown». Dopo la comunicazione dall'Azienda Sanitaria di un nuovo caso di positività, il primo cittadino ha quindi firmato una nuova ordinanza che, fino al 15 agosto, proroga la quarantena per gli ospiti della caserma, «quarantena ha detto -, che in questi casi tutti in Italia devono fare e rispettare, che siano italiani o stranieri. Io non ho capito la protesta di oggi (ieri, ndr): dovrebbero essere riconoscenti dato che sono puliti, sfamati e assistiti in tutto, anche dal punto di vista sanitario perché il coronavirus non guarda la nazionalità e colpisce tutti, friulani e pakistani; se i friulani devono restare a casa, i pakistani che non hanno casa qui perché sono arrivati in maniera illegale sul territorio stiano dentro e aspettino che finisca la quarantena». Ringraziando le forze dell'ordine (e in particolare il reparto mobile di Padova) per il grande impegno, Fontanini ha poi sottolineato: «Le forze di polizia dovrebbero andare sui confini, ma è una competenza del Governo, non mia. Spero che i flussi si fermino: il Friuli sta diventando come Lampedusa; arrivano centinaia di richiedenti asilo da Paesi che non sono in guerra: il Pakistan è una potenza nucleare con 200 milioni di abitanti e che un piccolo Friuli debba occuparsi dei pakistani mi pare assurdo. Bisogna cambiare le regole e dare segnali di fermezza». Linea dura anche dall'assessore alla sicurezza, Alessandro Ciani: «Evidentemente 14 giorni di quarantena in caserma sono un sacrificio enorme per loro, rispetto ai tanti cittadini che hanno vissuto 2 mesi di lockdown: questo è il ringraziamento al Paese che li accoglie. Non ci facciamo intimidire da qualche immigrato facinoroso, il nostro obiettivo è tutelare la salute dei cittadini».
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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