Udine est, slitta lo spostamento dei treni sul nuovo tracciato

Domenica 24 Maggio 2020
Udine est, slitta lo spostamento dei treni sul nuovo tracciato
TRASPORTI
UDINE Slitta il trasloco dei primi treni passeggeri dalla linea storica di Udine est a quella in cintura. Un punto cruciale nell'annosa battaglia dei residenti del quartiere per eliminare gli odiatissimi cinque passaggi a livello cittadini, sostenuta in passato a colpi di firme (settemila), manifestazioni e proteste di piazza. Lo spostamento dei primi nove convogli (sei di Trenitalia e tre per i collegamenti Micotra gestiti da Ferrovie Udine-Cividale, ora sospesi a causa della pandemia) sui 32 treni passeggeri che in era pre-covid circolavano ogni giorno sulla tratta Udine-Bivio Vat, era previsto con il debutto dell'orario estivo il prossimo 14 giugno, come annunciato ancora a gennaio, dopo il tavolo ministeriale istituito con l'obiettivo di arrivare, in futuro, al trasferimento di tutti i treni e alla completa dismissione della tratta che oggi, con i passaggi a livello che si alzano e si abbassano più volte al giorno, taglia in due la città. Ma, per arrivare a questo primo a suo modo storico passaggio, era necessaria una specifica abilitazione per i macchinisti, con 120 giorni di formazione previsti per la sola Trenitalia. E, causa coronavirus, la formazione non è stata completata. La conferma arriva dallo stesso assessore regionale ai Trasporti Graziano Pizzimenti: «Trenitalia ci ha informato che slitterà la data ed entro la prossima settimana ci dicono a quando. La causa è che la formazione dei macchinisti in presenza era sospesa causa covid», per l'emergenza in atto.
Gli uffici dell'assessorato chiariscono che «se Trenitalia non ha il personale pronto, il trasferimento dei treni passeggeri nella tratta in cintura non potrà partire il 14 giugno. Saranno spostati nel momento in cui riusciranno a completare la formazione. Ci dovranno comunicare le nuove tempistiche. Ne prendiamo atto, se non sono riusciti ad ultimare il percorso formativo e lo hanno motivato con l'emergenza coronavirus, ma attendiamo la comunicazione di una nuova data in cui il trasferimento dei treni potrà avvenire». Ma questo, tengono a precisare in assessorato, non è affatto un dietrofront. «Il percorso resta segnato. Si tratta solo di uno slittamento di tipo tecnico ad una nuova data. Non cambia nulla per la volontà politica». Che è, per l'appunto, quella di alleggerire la tratta in superficie, con una prima tranche di treni passeggeri spostati (i convogli individuati erano quelli che non richiedevano interventi infrastrutturali), in vista del trasloco complessivo, quando anche Rfi avrà realizzato le opere che le competono.
I PENDOLARI
Il «girotondo» dei treni, come lo hanno ribattezzato i detrattori, per contro, non piace affatto ai comitati dei pendolari del Fvg, che di certo non si strapperanno i capelli per questo slittamento. Nella lettera spedita il 27 aprile scorso a Pizzimenti e alla direttrice di Trenitalia Fvg Elisa Nannetti con le richieste per la fase 2, avevano anche chiesto di sospendere «senz'altro il previsto e non condiviso trasferimento di parte delle corse passeggeri dalla tratta urbana alla linea di cintura Udine-bivio Vat». Una scelta che, secondo i pendolari, «in mancanza del completamento delle opere infrastrutturali causerebbe un peggioramento per i viaggiatori delle stazioni a nord di Udine». Per ora, comunque, a quanto chiarisce Trenitalia, i passeggeri sono saliti dal 10% al 14% (rispetto al totale pre-covid): la ripresa è lenta e non ci sono problemi di affollamenti. Con l'orario estivo, «è probabile un aumento dei treni di concerto con la Regione».
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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