Treni: dopo la protesta ecco la svolta

Venerdì 6 Dicembre 2019
IL CASO
UDINE I pendolari alzano la voce dopo la valanga di ritardi e cancellazioni concentrati in pochi giorni, chiedendo un cambio di allenatore, per usare la metafora calcistica utilizzata allora dal referente del comitato Alto Friuli Andrea Palese, ossia la rimozione dei vertici di Trenitalia e Rfi. E le Ferrovie hanno risposto. L'amministratore delegato di Trenitalia Orazio Iacono ha incontrato i comitati a Udine nei giorni scorsi e ha promesso una svolta. Poi, è seguita la «call conference» con il direttore nazionale Infrastrutture di Rfi Valerio Giovine. E ieri sera il tavolo con i referenti regionali di Fs e la Regione. «Abbiamo dato un bello scossone, ma non immaginavamo assolutamente di arrivare fino ai vertici delle società ferroviarie. È la prima volta che un Ad di Ferrovie viene in Friuli per incontrare i pendolari per un problema e non per una cerimonia, non per tagliare nastri ma per discutere di grane. Iacono ha usato il termine mostrare la faccia», riflette Palese.
Le premesse per l'atmosfera decisamente più rilassata che si è respirata ieri sera, erano già state messe giorni prima. «Con Simone Sesta - conferma Palese - abbiamo incontrato nei giorni scorsi a Udine l'ad di Trenitalia Iacono. La stampa locale è stata determinante. Dopo che, proprio parlando con il Gazzettino, avevo chiesto la rimozione dei vertici, Iacono ha voluto incontrarci. Ci ha stupito in modo positivo. Oltre a parlare dei vari dei guasti e dei problemi che hanno causato ritardi e soppressioni nelle scorse settimane, ci ha informato che, assieme a Rfi, è stata avviata una ristrutturazione del sistema di informazione. Ed infatti, dopo gli investimenti dell'altro giorno che hanno interrotto la Udine-Venezia, c'è già stata una prima risposta che ha migliorato la comunicazione». Invece, Giovine «ha detto che ci vedremo a gennaio in un incontro tecnico da definirsi con la Regione. Ci ha chiesto di preparare i nostri desiderata e l'elenco di quello che secondo noi non funziona per darsi delle priorità», diceva Palese prima del tavolo di ieri sera.
Ieri, Fs all'incontro con Regione e comitati, ha schierato tutti i vertici locali. Al centro, sopratutto il nodo comunicazione ai passeggeri. «Finalmente - diceva Palese uscendo dall'incontro - faremo una campagna informativa tutti assieme. La direttrice regionale di Trenitalia ci ha messo a disposizione gli addetti all'assistenza in stazione: vogliamo ottenere un'informazione sincera, tempestiva e puntuale. Non più di 10 minuti in 10 minuti: se il ritardo è di un'ora, si dice subito un'ora. Siamo stati invitati a Mestre in sala controllo. Comunicheremo agli utenti le migliorie sull'informazione e le infrastrutture. Studiamo una campagna informativa. Fa piacere sapere che stanno aumentando le assunzioni». Ma non è tutto «Rfi ci ha comunicato che farà inserire nell'accordo di programma con lo Stato alcune opere infrastrutturali, fra cui il famoso posto di movimento di Grignano, che secondo noi risolverà i problemi sulla Udine-Trieste in caso di anomalia ferroviaria». Oggi, infatti, il tratto di binario su cui può viaggiare un solo convoglio «fra Trieste e Monfalcone è troppo lungo. Quando capita un guaio, si blocca tutto». Ma i pendolari hanno anche altre richieste, dal piano piccole stazioni al nodo-alberi ai nuovi treni. «A gennaio ci presenteremo con la lista della spesa».
LA REGIONE
Sul fronte nuovo contratto, una partita che vale quasi 40 milioni l'anno, l'assessore Graziano Pizzimenti spiega che «intanto, faremo una proroga a Trenitalia». Poi, per il contratto «i miei uffici stanno verificando in questi giorni quale strada sia meglio seguire:o procedura competitiva o affidamento diretto. Entro la fine della prossima settimana sapranno che procedura possono e vogliono fare: sarà scelta quella ritenuta più adeguata per dare le risposte più veloci ed efficaci al territorio e agli utenti sotto forma di mezzi, qualità, servizio e numero di corse». Poi, «entro il 2020» l'avviso. Quanto ai tre milioni che la Regione dà a Trenitalia per il passaggio delle Frecce in Fvg, a quanto è stato detto ieri sera al tavolo, pare proprio che restino congelati, dopo che l'arrivo di Italo ha scompaginato le carte. La Regione sta facendo una valutazione.
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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