Tre esperti all'opera nella casa di riposo di Paluzza

Domenica 5 Aprile 2020
Tre esperti all'opera nella casa di riposo di Paluzza
L'ULTIMO FOCOLAIO
PALUZZA Mentre alla casa di riposo Giovanni Chiabà di San Giorgio di Nogaro ieri è morta una sesta ospite di 89 anni, Rosa Zanutta vedova Codarin, Carlino, sono stati effettuati nel primo pomeriggio i nuovi tamponi di controllo su tutti i dipendenti e la prima fascia di anziani ospiti risultati positivi al covid-19 all'interno della Casa di Riposo Brunetti di Paluzza, divenuta drammaticamente focolaio di coronavirus con già quattro vittime registrate nelle ultime 48 ore. I risultati dei 36 nuovi test verranno resi noti oggi mentre all'interno della struttura sanitaria che di fatto è stata ospedalizzata completamente, hanno fatto il loro debutto i tre medici e il nuovo personale infermieristico inviato sul posto dalla direzione generale dell'Azienda Sanitaria Friuli Centrale a seguito dell'aggravarsi della situazione.
«Dopo aver manifestato le nostre preoccupazioni nell'incontro di venerdì con l'assessore Riccardi, la direzione sanitaria della casa di riposo e l'azienda sanitaria aggiorna il sindaco di Paluzza Massimo Mentil sono arrivati i rinforzi, con personalità di indubbio valore come il dottor Paolo Agostinis, primario di medicina interna dell'ospedale di Tolmezzo, il dottor Carlo Tascini, direttore della Clinica di Infettivologia dell'Ospedale di Udine e il dottor Antonio Di Chiara, primario di Cardiologia. A loro spetterà coordinare l'attività di monitoraggio della struttura chiamata ad affrontare una emergenza senza precedenti».
La situazione del contagio è estesa infatti. 41 anziani risultano positivi e si aggiungono ai 19 già presenti, per un totale di 60 persone contagiate. Di questi quattro sono gli anziani deceduti (l'ultimo nella tarda serata di venerdì), tre in struttura e uno in ospedale dopo il ricovero. Un'altra residente, anch'essa positiva, è ancora ricoverata in ospedale. Alcune persone presentano sintomatologia, tutti gli altri risultano asintomatici.
A seguito di tutto ciò il direttore della casa di riposo Alessandro Santoianni e la presidente Stefania Tassotti, hanno ampliato la zona Covid, dedicando almeno 2 dei 3 reparti ad accogliere le persone contagiate, in modo tale da scongiurare ulteriori casi.
«Il Dipartimento di Prevenzione ha quindi rilevato la necessità di ripetere l'indagine diagnostica su tutti gli anziani presenti, in modo tale da avere certezza che non vi siano effettivamente ulteriori persone che nel frattempo siano state interessate al contagio, considerata la mobilità interna delle stesse nell'ambito della struttura. Il medico presente quotidianamente valuta le condizioni cliniche di tutti i casi positivi e una volta riferite ai responsabili della struttura i familiari vengono immediatamente informati, soprattutto nel caso che l'evoluzione sia peggiorata».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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