Tiene il consumo di vino nei chioschi del litorale

Lunedì 21 Settembre 2020
AGROALIMENTARE
LIGNANO A volte è giusto vedere o valutare il famoso bicchiere mezzo pieno per i produttori e i distributori di vino. Si perché nel mese di agosto e nella prima quindicina di settembre il consumo di vino nelle spiagge del litorale friulano ha tenuto abbastanza. È chiaro che i numeri delle estati 2018 e 2019 restano un lontano ricordo. Il calo dei consumi nel periodo in questione è del 10/15 per cento secondo un'indagine della LuigiWine.com che ha preso in considerazione i ristoranti, i bar ed i chioschi di Grado e Lignano. Vino che ha tenuto nella mescita, ma il calo si registra soprattutto sull'asporto. In merito è intervenuto il presidente il coordinatore del G20 Spiagge Paqualino Codognotto: «Abbiamo lavorato in un clima di piena emergenza per far si che la stagione potesse ripartire. Siamo soddisfatti che nel mese di agosto e in questa prima metà di settembre sia arrivato un po' di ossigeno all'economia delle nostre splendide realtà balneari». Valerio Nadal produttore di vini da quasi un secolo e presidente di Agrifondo Veneto-Friuli Venezia Giulia (oltre 10mila imprese associate) ne è pienamente convinto: «Il turismo nelle spiagge della costa del Friuli Venezia Giulia rappresenta una base per la nostra economia. Sono stati persi mesi importanti da aprile a giugno. A luglio una leggerissima ripresa e per fortuna in agosto i turisti sono arrivati. Ma non basta».
La perdita del fatturato quest'anno va dai 10 ai 15 milioni. Oltre ai mesi di chiusura forzata non dimentichiamo che nelle discoteche, fortemente penalizzate, vengono consumati notevoli quantità di vino con i cocktail. Le ricadute negative sul fronte alcolici saranno pesantissime per i produttori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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