Tagli ai vitalizi, gli ex consiglieri: pronti al dialogo

Venerdì 14 Dicembre 2018
LA PROPOSTA
TRIESTE «La soluzione deve essere ragionevole, legittima e non incostituzionale: siamo aperti al confronto, ma non ci sottrarremo alle nostre responsabilità».
Così il presidente dell'Associazione consiglieri regionali Dario Barnaba commenta la volontà della maggioranza di centrodestra di adottare il metodo del calcolo contributivo per le pensioni non solo degli ex consiglieri regionali, ma anche degli eletti in carica e dei parenti stretti che beneficiano della reversibilità. Tanto più che il prossimo 31 dicembre, scadrà la proroga della legge voluta dall'ex Giunta Serracchiani (la 2 del 2015) che ha introdotto tagli del 6% per gli assegni mensili tra 1.500 e 2000 euro, del 9% tra 2 e 4mila euro, del 12% tra 4 e 6mila euro e del 15% per quelli superiori ai 6mila euro. Assegno dimezzato per chi percepisce già vitalizi da ex parlamentare. Decurtazioni, dunque, che vanno da un minimo di 36 euro ad un massimo di 855 euro per 199 beneficiari con un costo a bilancio quantificato in oltre 8 milioni.
Con un emendamento ad hoc alla manovra di bilancio, i capigruppo di maggioranza, intendono ora prorogare di altri quattro mesi fino al 30 aprile - i tagli, di modo, nel frattempo, da elaborare una nuova normativa di revisione del sistema, basandolo appunto sul metodo del calcolo contributivo. Il Movimento 5 stelle punta invece alla proroga di sei mesi (fino al 30 giugno).
Barnaba ribadisce: «La Corte Costituzionale ha stabilito che si può intervenire in modo retroattivo, ma va rispettato il criterio della temporaneità che è fissato in tre anni: noi siamo già oltre, supereremmo così il quarto anno. Abbiamo un ricorso in piedi che proseguirà l'iter anche se il nostro avvocato (Maurizio Paniz, ndr) resta convinto che la competenza sia del giudice amministrativo, ma ci confronteremo con la giustizia ordinaria». Così, infatti, ha sancito la Cassazione: il Tribunale di Trieste ha tre mesi di tempo per riassumere il giudizio.
«Pensiamo che la proroga di 4 mesi sia incostituzionale ma siccome siamo persone ragionevoli sottolinea Barnaba e disponibili a confrontarci sull'intera partita, non costruiamo muri ma continuiamo a tutelare i nostro interessi, le norme e il buon senso». La materia è complessa e delicata: «Abbiamo pagato contributi più elevati che vogliamo tutelare, dal 19 al 23%, rispetto ai parlamentari dell'epoca». Con l'attuale amministrazione regionale ci sono stati contatti e interlocuzioni ma Barnaba ammonisce: «No ad atti di imperio e all'arbitrarietà che mettano in moto nuovi ricorsi».
Ad intervenire è anche Mauro Capozzella (M5s) per ricordare l'emendamento con cui i penstastellati chiedono che i rimborsi per i consiglieri non possano eccedere il limite massimo di 2mila euro mensili e che tra le spese rimborsabili sostenute e documentate rientrino solo il rimborso chilometrico dalla residenza fino alla sede del Consiglio e della Giunta, vitto, alloggio, spese telefoniche, traffico dati e parcheggio auto: «Si potrebbe passare al sistema contributivo riducendo nel contempo i costi della politica ed eliminando privilegi ingiustificati».
E.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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