Store dell'Udinese troppo vicino al cimitero Il Comune cambia la norma, demolizione vana

Mercoledì 22 Maggio 2019
Store dell'Udinese troppo vicino al cimitero Il Comune cambia la norma, demolizione vana
LA DECISIONE
UDINE E pensare che quella distanza è stata al centro di una delle tante, annose diatribe, tra Comune di Udine e Udinese Calcio: 200 metri, la distanza che il centro abitato e le nuove costruzioni devono tenere dai cimiteri, nella fattispecie quello dei Rizzi; una distanza che lo store ufficiale dei bianconeri allo stadio Friuli non rispettava e nel nome della quale ne era stata chiesta la demolizione, dopo una lunga polemica risalente all'amministrazione Honsell.
IL CASO
Lo stabile, nonostante la richiesta della società di utilizzarlo come accreditation center (centro di accreditamento) per gli Europei Under 21 di giugno (richiesta rigettata: verrà realizzata una struttura temporanea ad hoc, per 50mila euro) è stato abbattuto alcuni mesi fa, in ottemperanza ad una sentenza di Tribunale; adesso, quei 200 metri che segnavano l'area di rispetto, verranno ridotti. Tra l'altro, una simile proposta di riduzione delle distanze era stata avanzata nel 2016 dall'allora vicepresidente del consiglio comunale Franco Della Rossa, senza però alcun seguito, proprio per risolvere la questione dello store.
La giunta Fontanini ha infatti approvato l'istruttoria che dà il via all'iter per la variante: quello dei Rizzi, infatti, era l'unico cimitero cittadino a non essere ancora stato interessato da una simile modifica. «È evidente cita la delibera -, che il mantenimento della zona di rispetto cimiteriale nell'attuale misura massima di 200 metri incide direttamente sull'area destinata alle attività sportive dello stadio Friuli senza tenere in considerazione che tra il cimitero e lo stadio vi è un'ampia viabilità, che garantisce già di per sé una separazione e la tutela prevista per la zona di rispetto cimiteriale».
L'intenzione quindi ora è di diminuire a 50 metri la distanza verso il parcheggio e l'impianto bianconero «in modo da consentire interventi coerenti con il ruolo della struttura sportiva e comunque non influenti sulle funzioni cimiteriali»; di ridurla progressivamente sul limite della viabilità pubblica della tangenziale e di viale Candolini mentre sui lati ovest e sud resterà invariata, per permettere futuri ampliamenti del cimitero.
IL COMMENTO
«Non potevamo fare prima questa modifica ha spiegato l'assessore alla Pianificazione territoriale, Paolo Pizzocaro -, perché quella costruzione era stata riconosciuta come abusiva, c'era stata una causa e una sentenza. La variazione, in caso, avrebbe dovuto essere fatta molti anni prima». La riduzione è stata possibile grazie ad alcune eccezioni previste dalla norma (come il fatto che l'impianto cimiteriale sia separato dal centro urbano da strade classificate almeno come comunali). Come detto, il cimitero dei Rizzi era l'ultimo a non aver subito il procedimento di riduzione: nel 2004 era toccato a quello di Cussignacco (ridotto a 60 metri su entrambi i lati); a Paderno era accaduto nel 2001 (100 metri su entrambi i lati) mentre per quello di San Vito, nel 2011, erano state decise riduzioni a 55metri sul lato est (gli altri lati sono tra i 200 e i 100 metri).
Al.Pi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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